Si terrà domenica primo marzo la manifestazione “Ucraina unità e libera! Fermiamo la Russia insieme!”, promossa dall’Associazione italo-ucraina di Puglia e Basilicata.

Tutta la comunità ucraina scende in campo dalle 10.30 in via Sparano, di fronte alla chiesa di San Ferdinando, per chiedere alla comunità italiana e al Governo di sostenere gli sforzi del loro popolo per fermare quella guerra sanguinosa che sta dilaniando l’Ucraina.

I promotori della manifestazione hanno paura, perché non si tratta di un conflitto civile, di dissidi fra cittadini ucraini dell’Ovest e dell’Est, come invece afferma la micidiale macchina propagandistica del Cremlino. Si tratta di un’invasione straniera, una guerra che è stata imposta dalla Russia di Vladimir Putin. Più di seimila persone sono state uccise negli scontri armati, ci sarebbero un milione di sfollati e altre seicentomila persone che si sono rifugiate nei paesi confinanti. Bambini privati della casa, di una vita normale, e c’è grande paura di atti terroristici.

L’economia ucraina è in ginocchio. Molti sono stati gli sforzi diplomatici e politici per risolvere la crisi ucraina, ma i risultati stentano ancora ad arrivare. L’appello di tutti i cittadini ucraini di Puglia e Basilicata è rivolto agli italiani per chiedere alla Russia di ritirare le sue truppe dal territorio ucraino e sciogliere e disarmare tutte le formazioni terroristiche; creare un corridoio umanitario, sotto il controllo degli organismi internazionali, nelle regioni di Donbas colpite.

Ancora viene chiesto il rilascio immediato dalle prigioni russe della pilota e parlamentare ucraina Nadia Savchenko e di tutti i prigionieri politici ucraini; ancora riconoscere a livello internazionale le repubbliche separatiste DNR e LNR come organizzazioni terroristiche; inasprire le sanzioni contro lo Stato aggressore, la Russia; riconoscere che la Russia sia uno Stato-sponsor del terrorismo internazionale.

L’Ucraina ha disperatamente bisogno dell’aiuto. Dobbiamo impegnarci insieme per la vittoria dei valori europei sulle barbarie, del costruire sul distruggere, del Bene sul Male. Se non ora quando?