Questa volta nessuna intervista o immagine da raccapriccio. Nonostante tutto ciò che abbiamo pubblicato in questi mesi i sindacati sono divisi, mai così nettamente come in questo momento. A leggere i comunicati di Uilcom e Cgil (che alcuni giornali hanno riportato in piccola parte) a seconda dell’amicizia con i vertici della Fondazione, sembra proprio che a Bari ci siano stati due commissari. Non commentiamo per lasciarvi la libertà assoluta di leggere e trarre le vostre conclusioni. Ci limitiamo a proporvi il parere pubblico delle due organizzazioni sindacali più rappresentative all’interno del teatro Petruzelli. Solo una considerazione, che vale per tutti: perché si tuona solo adesso e non di volta in volta che sono emerse situazioni antisindacali e al limite (se non oltre) della legalità?

COMUNICATO CGIL

Le recenti notizie inerenti le vicende della Fondazione Petruzzelli ci preoccupano, e non poco.  È da tempo immemore che la nostra Organizzazione ha fatto notare la totale inadeguatezza dell’esperienza commissariale, dettata anche da metodi e comportamenti che poco hanno a che fare sia con un sistema di relazioni improntato ai principi di trasparenza sia del confronto democratico ed il rispetto di ruoli e prerogative delle parti.  L’esperienza commissariale è finalmente ultimata e ed è quindi doveroso procedere ad una rapida analisi di una attività fallimentare sotto diversi punti di vista.  Per prima cosa è del tutto evidente il fallimento di chi, l’ex commissario, nella sua esperienza barese non è riuscito ad aumentare di una sola unità il personale a tempo indeterminato. Giova ricordare, a tal proposito, che 22 unità erano a t.i. prima del commissariamento, e 22 unità restano al termine del commissariamento.  La furia distruttrice dell’agire commissariale si è concretizzata solo nell’espletamento di pseudo selezioni ad evidenza pubblica per le masse artistiche, per graduatorie triennali. Agli annunci trionfalistici di processi di stabilizzazione del personale fatti all’alba del commissariamento oggi assistiamo al fallimento di un progetto che fin dall’origine ha manifestato i limiti tipici di una visione distorta che ha la primogenitura nelle stanze ovattate del Ministero.  Cosa aggiungere rispetto alla amara constatazione che la gestione ordinaria aveva consegnato al commissario una governance in cui era presente come Socio privato la Camera di Commercio e oggi apprendiamo dagli organi di stampa che dal 2014 la stessa CdC “abbandona” la nave della Fondazione?  Vogliamo parlare dei rapporti istituzionali compromessi dalla azione commissariale: Comune di Bari, Provincia di Bari e Camera di Commercio. Può essere che un commissario, per di più nominato dal Governo, riesca in così breve tempo a distruggere quel complesso sistema di relazioni proprio con alcuni dei più importanti soggetti istituzionali del territorio? Addirittura nel più totale silenzio della Regione Puglia. E che dire della precarietà di cui è vittima la Fondazione Petruzzelli: circa 80 contratti triennali e poi solo contratti a chiamata, o comunque a termine. Cosa peraltro contestata alla precedente gestione ma puntualmente perpetrata dalla ex gestione commissariale. In fine la perdita costante di finanziamenti da parte dei Soci. Non è nostro costume attaccare in maniera scomposta i Soci se non dopo aver chiesto loro un incontro e discusso argomentando le ragioni della propria proposta. Ed è per questo che annunciamo di aver chiesto al Sindaco di Bari ed al Presidente della Provincia un incontro urgente al fine di discutere sui seguenti temi: sviluppo ed occupazione. Ma ci chiediamo: prima di inserire poste in bilancio di finanziamenti da parte de soci, il commissario si è preoccupato di chiedere conferma ai rappresentati stessi delle istituzioni interessate? Aveva avuto rassicurazioni in merito? Esistono atti di impegno formale? Oppure pensa di poter gestire anche i bilanci di istituzioni pubbliche e private a suo piacimento? Il ri-commissariamento?  Sarebbe la conferma dell’assoluto fallimento di tutta l’azione commissariale di Fuortes e di chi lo ha inviato e ispirato!

COMUNICATO UILCOM

Nel 2012 il comune di Bari, su proposta del sindaco Emiliano, decide a posteriori di non erogare Euro 400.000 già inseriti nel bilancio preventivo della Fondazione Petruzzelli; Nel 2013, per non essere da meno, il comune di Bari, già impegnato ad erogare  1.5 Milioni di Euro, peraltro già inseriti nel bilancio preventivo della Fondazione Petruzzelli, ancora una volta, “non riuscendo” a reperire nella gestione ordinaria tale somma, in zona “cesarini” utilizzando il tesoretto del “fondo di riserva” e, attraverso una decisione del gruppo di maggioranza, stanzia  200.000 Euro. Questa scelta si commenta da sola se si considera che, non solo il comune di Bari ha atteso la fine dell’anno 2013 per erogare il proprio contributo, ma che lo stesso dagli originari 1,5 Milioni si è ridotto a 200.000 Euro, stabilendo un triste primato: il comune di Bari è, tra le 14 Fondazioni Lirico Sinfoniche, quello che quest’anno eroga il contributo più misero. Occorre capire se, a fronte della tardiva e penalizzante decisione del Comune di Bari (31 dicembre 2013) di tagliare notevolmente il contributo destinato alla Fondazione Petruzzelli, la stessa potrebbe avviare un’azione risarcitoria nei confronti del comune per il danno subito. Tutto ciò, mentre siamo nella fase in cui tutti i soci  fondatori stanno nominando i propri rappresentanti nel costituendo CdA della Fondazione Petruzzelli per avviare la gestione ordinaria del Politeama. In questa situazione con la composizione del nuovo CdA il Sindaco di Bari, sia pure in maniera transitoria, assumerebbe la presidenza, con il risultato che, se si trattasse di un socio privato lo stesso per poter sedere nel CdA dovrebbe sborsare una somma superiore ai 400.000 Euro, mentre il Sindaco con 200.000 ne assume la presidenza. Senza considerare che i tagli del Comune di Bari e della Provincia determineranno un mancato introito di circa 1,6 Milioni di Euro che rappresenterebbero esattamente la perdita d’esercizio del consuntivo 2013. Si partirebbe con un 2014 tutto in salita e con un programmazione annuale che rischia di non essere rispettata. Insomma una situazione che potrebbe portarci di nuovo in una fase di incertezza, dove i giochi politici che non tengono conto della cultura, del Teatro Petruzzelli e del recupero dei luoghi sacri della creatività e dell’arte, prevalgono sui bisogni artistici del territorio. La scrivente Organizzazione UILCOM/UIL non consentirà ad alcuno di inficiare il lavoro fatto in questi anni, ritenendo necessario e non più rinviabile, il bisogno di dare una “casa”  dignitosa a tutti gli artisti talentuosi, non solo della nostra terra. Meritiamo ben altro e per ottenerlo siamo pronti a mobilitare tutte le forze sane presenti sul territorio pugliese. Come pure, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC) non può assistere passivamente a tale scempio che ci riporta indietro di qualche anno e crea nuovamente una situazione di instabilità e di incertezza per Teatro Petruzzelli e per i Lavoratori. Questi ultimi in attesa di essere sprecarizzati e assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, al pari di quelli delle altre 13 Fondazioni Lirico Sinfoniche.