Il motivo lo hanno spiegato Edoarzo Zanchini, vicepresidente di Legambiente e Responsabile Energia, e Katiuscia Eroe dell’ ufficio energia e clima di Legambiente Onlus, che sarà presente a Bari anche in qualità di relatore del convegno organizzato il 6 aprile:

Da anni Legambiente fa del modello energetico incentrato su fonti rinnovabili ed efficienza energetica in edilizia una delle sue battaglie principali, cercando di stimolare Amministrazioni, cittadini ma anche aziende verso un modello energetico sostenibile, fatto di generazione distribuita, reti locali ed efficienti e soprattutto di efficientamento del settore edilizio, nuovo ed esistente. Per questo motivo l’Associazione è partner della Fiera Klimahouse Puglia, siamo infatti convinti che il settore edilizio può rappresentare uno dei punti di forza per rilanciare l’economia del Paese, per creare nuovi posti di lavoro ed offrire alle famiglie italiane una migliore qualità di vita oltre ad importanti occasioni di risparmio economico. Nata nel 1980,erede dei primi nuclei ecologisti e del movimento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni ’70, Legambiente fa dell’ambientalismo scientifico il tratto
distintivo dell’associazione, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili. Attraverso la presentazione dei propri progetti e dei Rapporti Legambiente vuole dare il suo contributo come partner alla Fiera Klimahouse Puglia, contribuendo alla diffusione delle buone pratiche e alla sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità energetica, per questo motivo infatti parteciperà come ospite al Convegno “La pubblica amministrazione praticamente sostenibile” di Solar Living, che si terrà il giorno 6 Aprile dalle 14-17 nella Sala Piccola, raccontando quale ruolo possono avere i Comuni Italiani nello sviluppo di un nuovo sistema energetico.

Klimahouse Puglia nasce dalla volontà di rispondere all’esigenza, sempre più crescente anche nel sud Italia, di costruire sostenibile e di stimolare la condivisione di informazioni altamente qualificate in materia portando come esempio il modello vincente dell’Alto Adige.