A seguito dei numerosi appelli lanciati dalle organizzazioni sindacali e dal presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, presso l’Assessorato alla Sanità si terrà domani un nuovo incontro tra l’assessore Ettore Attolini, la Task Force della Regione per l’occupazione, i vertici della Cbh e i sindacati, al fine di instaurare un confronto tra le parti in causa e giungere a una soluzione condivisa.

«Sarà un incontro importante – ha dichiarato il segretario territoriale della Cisl-Funzione pubblica, Piero Boccuzzi – poiché dall’esito della discussione dipenderanno molte cose ma, soprattutto, il primo atto che la Cbh deve fare è la revoca della procedura di licenziamento, poi gli altri aspetti della discussione, nella quale entrerà certamente la Regione, cioè i tetti di spesa e altro, saranno affrontati».

A surriscaldare ulteriormente il clima, nella giornata di domani, sarà una manifestazione di protesta indetta dai 338 dipendenti che da giorni si trovano nel limbo, in attesa di giudizio. Non è stato confortante, infatti, l’annuncio della Cbh, risalente a pochi giorni fa, di “non poter revocare la procedura” di licenziamento. I sindacati sostengono che si tratti di “una vera e propria riconversione e riorganizzazione aziendale con la chiusura di alcune attività e l’attivazione di altre, senza il necessario confronto con le organizzazioni sindacali”.

A tal proposito, Max Paganini, l’imprenditore a capo del gruppo, ha spiegato che il personale era già in esubero al momento della stipula della convenzione col sistema sanitario della Regione; ha aggiunto inoltre che, nello specifico dei dottori, vi è la necessità di introdurre figure professionali nuove e medici con specializzazioni differenti. Per quanto riguarda invece gli addetti alle pulizie, anch’essi interessati dal piano di riorganizzazione aziendale, la riduzione avviene nell’ottica del taglio alle spese di cui si diceva in apertura.

A ciò si aggiunge il fatto che la Cbh, comprendente cliniche come la Mater Dei e la Santa Rita, anch’esse convenzionate con la Regione, ha messo in ferie d’ufficio altri 14 dipendenti che non rientrano nei 338 per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento, e non sta consentendo loro di rientrare al lavoro. Alla riunione di domani, dunque, si affida anche la risoluzione di questo problema.

17 settembre 2012

Alessandra Morgese