Secondo Leo Volpicella, segretario generale della stessa, questa era una strada necessaria per evitare il peggio, e quindi una riorganizzazione degli orari di lavoro, resi ora al pari dei contratti nazionali, ma anche una riduzione degli sprechi. I dipendenti quindi faranno più ore per evitare di ricorrere agli “straordinari”, specie nei giorni di maggior lavoro.

Un riordino necessario anche per rimettere in riga i soliti furbetti, che alle spalle degli altri più ligi al lavoro abusavano ad esempio dei permessi retribuiti, oppure non si facevano proprio vedere sul posto di lavoro, comportamento che lo scorso anno ha portato ad alcuni licenziamenti.

Molti comunque i cambiamenti: trasformazione dei contratti part time, l’assegnazione di permessi in caso di nascita di un figlio, insomma la Fiera del Lavante ha deciso finalmente di rivedere i contratti, rendendoli più moderni.

Il patto stretto con i sindacati sarà ora reso noto ai lavoratori, certo la scelta non pone molte vie di fuga, visto che se non si accetta questo contratto per l’ente, visti i tagli e in generale i conti in rosso, gli interventi da effettuare sarebbero decisamente più dolorosi.

Valentina Piccoli