Linee ferroviarie vecchie e cambio obbligatorio a Caserta: chiunque voglia raggiungere Napoli in treno partendo da Bari, o compiere il viaggio contrario con partenza dal capoluogo campano, deve avere pazienza. Dal 1800 a oggi non esiste ancora una linea ferroviaria diretta che colleghi i due importanti capoluoghi meridionali.

Oggi, coloro che scelgono di raggiungere Napoli da Bari utilizzando il treno, sono obbligati a un viaggio di almeno 3 ore e 40 minuti, se non ci sono intoppi ed escludendo le attese per il cambio. La conseguenza principale è che in genere i viaggiatori preferiscono rivolgersi alle autolinee private.

Ma la decisione del Cipe, arrivata dopo la riunione di oggi a Roma, potrebbe metter fine a un sistema ferroviario quasi post borbonico. Sono in arrivo 790 milioni di euro da destinare alla linea ad alta capacità Napoli-Bari. Non nasconde la sua soddisfazione il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che si dice “contento” per la realizzazione di «un’opera che permette di mettere in connessione le nostre economie e i nostri porti, un’opera che unisce i due mari, il tirreno e l’adriatico, che riunifica i luoghi e le vocazioni territoriali».

Soddisfatto anche l’assessore alla Mobilità, Guglielmo Minervini: “Oggi il Cipe ha decretato un passaggio storico che mette definitivamente la parola fine alla questione dei fondi per questa infrastruttura strategica per la Puglia”, è stato il suo commento.

Ora però tocca a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi): la società è chiamata a produrre nel più breve tempo possibile un progetto definitivo da proporre in gara. Minervini promette massima attenzione alla rapidità nei tempi di realizzazione del nuovo nodo ferroviario che, secondo l’assessore “potrà svolgere il naturale ruolo di cerniera per potenziare il trasporto intermodale sulla linea Adriatica e offrire all’intero sistema economico regionale una valida alternativa al trasporto stradale delle merci e delle persone”.

E proprio oggi, il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto al ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, sollecitando la convocazione di un “urgente” tavolo di concertazione per discutere della situazione del trasporto ferroviario pugliese, alla luce dei tagli imposti da Trenitalia.

Eva Signorile