Sul chiusino si legge il logo dell’Acquedotto Pugliese anche se l’ente è stato il desaparecido della situazione: interpellato telefonicamente e via mail dalla nostra redazione circa l’opera d’arte contemporanea, diciamo così, che occupava via Albanese, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito.

Vabbè, il tombino almeno è stato messo e ora speriamo solo che non ci sia qualche genio che lo tolga. Le nostre speranze sono state esaudite e al posto della cadrega, sotto la quale era stata messa persino una bella pedana come piedistallo, è comparso un bel tondo di ghisa. Però, a pensarci bene, quale sarebbe il problema se sparisse di nuovo il tombino? Basterebbe mettere al suo posto una sedia e confidare nell’attenzione dei passanti…

18 aprile 2013

Angelo Fischetti