«È inutile e poco serio chiedere la partecipazione last minute a politici e sindacati, quando anche il ministero alla Salute conferma che il Piano di Riordino pugliese è stato depositato a Roma il 4 gennaio del 2016. Ciò significa che Emiliano ci prende in giro da due mesi senza darci uno straccio di documento “vero” e apre alla partecipazione, come durante l’incontro con i sindacati, quando il suo piano è già bello e fatto». Lo dichiarano il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Andrea Caroppo, ed il consigliere regionale Nino Marmo.

«Il deposito della proposta di riordino è avvenuto a gennaio scorso, con alcune richieste di documentazione integrativa da parte del Governo nazionale a cui, però, la Puglia non ha adempiuto – aggiungono i consiglieri – Emiliano, invece, ci propina da qualche giorno delle slide che sarebbero state molto più utili qualche mese fa. Ha anche ubriacato i sindacati con la filastrocca della partecipazione, ma a decisioni già assunte e incardinate! Vuole una condivisione delle chiacchiere, su atti già formati, e non per costruire insieme qualcosa».

«Ci ha chiesto di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, salvo poi scoprire che ci ha presi grossolanamente in giro. Sappiamo prenderci le nostre responsabilità con i pugliesi, ma non in questo barbaro modo. Se Emiliano vuole rispetto –concludono Caroppo e Marmo- pratichi il rispetto come metodo e nella sostanza dei rapporti».

Il Movimento 5 Stelle Puglia, per parte sua, chiama a raccolta attivisti e cittadini. Sabato 27 febbraio alle 9:30 davanti al Policlinico di Bari ci sarà infatti la manifestazione “La Salute non si tocca” contro il piano di riordino ospedaliero voluto dal governo Emiliano:  «Per come è stato concepito e progettato questo Piano di riordino ospedaliero non poteva che essere irricevibile – dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle – un Piano che se verrà attuato depotenzierà ulteriormente una sanità regionale per già alle corde. Ecco perché sabato saremo al fianco dei cittadini pugliesi in una manifestazione di protesta contro queste scelte del PD nazionale e regionale che penalizzeranno pesantemente la Puglia, ancora una volta unica vittima dello scontro di potere interno tra Emiliano e Renzi».

«Si tratta di un piano progettato non sulla base della richiesta di salute del territorio quali dati epidemiologici, liste d’attesa e mobilità passiva proseguono i 5Stelle – ma su meri dati economici e finanziari. E ci si chiede quanto questi dati tra l’altro possano essere attendibili dal momento che l’inefficienza di alcune strutture è causata a monte da una malagestione del sistema sanitario».

«Ci sono solo tagli e nessun potenziamento come invece dovrebbe accadere in un piano di riordino – aggiungono i pentastellati – si chiudono 9 ospedali senza un potenziamento della rete di emergenze e urgenza sul territorio finendo unicamente per favorire il privato. Nonostante gli auspici solo verbali di Emiliano, siamo in presenza di un piano progettato in maniera assolutamente autarchica e senza alcuna condivisione né con il Consiglio Regionale, né con i territori. Per queste ragioni – concludono – insieme ai cittadini pugliesi ribadiremo a questi governanti sabato e per tutto il tempo che sarà necessario che la salute non si tocca».