Polizia, Carabinieri e Polizia Locale, su disposizione del magistrato, questa mattina hanno passato al setaccio campi e casolari abitati dai rom sul lungomare a sud di Bari. Ancora nessuno sgombero, almeno per ora, ma sono stati censiti i nuclei familiari e sono stati identificate tutte le persone trovate in quel momento nelle strutture.

Le forze dell’ordine hanno avviato controlli sui minori e la loro frequenza scolastica e individuato, per ora, un cittadino rumeno raggiunto da un decreto di espulsione che sarà quindi rimpatriato. Nessuna tensione o malori, pur essendo allertata un’ambulanza del 118 oltre che gli operatori del pronto intervento sociale del Comune di Bari.

Durante i controlli, a pochi centinaia di metri dal luogo dell’ultimo blitz, verso sud, siamo entrati in un altro campo rom, comunque visibile dalla strada, dove Marian non è sembrato affatto preoccupato: “Se ci cacciano da qua – dice – andiamo da un’altra parte oppure torniamo qui”. Non resta che capire chi alla fine la spunterà: i rom che continuano ad occupare gli edifici abbandonati della città, non solo quelli sul lungomare nella zona di Torre Quetta, oppure l’Amministrazione comunale intenzionata, non sappiamo fino a che punto, a bonificare e riqualificare quel tratto di costa.

Troppe volte i baresi si sono sentiti fare la stessa promessa, la speranza è quella che non sia l’ennesima parola da marinaio.