Un Bari dai due volti esce sconfitto dalla trasferta di Lanciano. Bene i primi quarantacinque minuti dei biancorossi, in cui i ragazzi di Camplone sprecano diverse occasioni da rete. Puscas fa rimpiangere Maniero ma quello che più preoccupa è l’atteggiamento remissivo di tutta la squadra nella ripresa. Di fatto è una vittoria consegnata nelle mani degli abruzzesi, il cui unico merito è stato quello di trovare la forza di reagire nel secondo tempo e prendere in mano la situazione, ribaltando gli equilibri.

La formazione iniziale è una sorpresa per tutti. La società infatti, in silenzio stampa da una settimana, ha scelto di non rendere noti i convocati per la trasferta in Abruzzo. Così si scopre a pochi minuti dal fischio d’inizio che Camplone sceglie il centrocampo a tre con Valiani in posizione di regista supportato da Defendi e Dezi. In difesa Di Noia va a ricoprire la fascia sinistra mentre sul lato opposto c’è Cissokho; centrali Tonucci e Rada. Cambia invece l’attacco. L’unico confermato è De Luca mentre Puscas va a ricoprire il posto di Maniero (infortunato) e sulla destra si posiziona Sansone.

Le due squadre partono con il freno a mano tirato. Prima di vedere una conclusione a rete bisogna aspettare il 9′, quando Sansone prova l’iniziativa personale e tenta il sinistro di potenza dai venti metri circa. La palla rimbalza davanti al portiere e gli sbatte sul petto. Sulla ribattuta si avventa De Luca ma Cragno riesce ad anticipare di un soffio la “zanzara”. Passano tre minuti e Puscas si divora l’occasione del vantaggio. A tu per tu con l’estremo difensore del Lanciano, l’attaccante ci pensa troppo e si fa recuperare dalla difesa che sporca la sua conclusione.

Non c’è reazione della squadra di casa e, anzi, sono i biancorossi ad acquistare più sicurezza in campo. Al 21′ Defendi conquista una punizione da posizione ottimale. Sulla palla si presenta lo specialista Sansone che calcia alla perfezione; la sfera, destinata nel sette, è però deviata da un super intervento con la mano di richiamo da parte di Cragno. Sul seguente calcio d’angolo è Puscas a girare di testa ma la palla è alta. Ed è un buon Bari. Il Lanciano, invece, non è pervenuto. Il primo tentativo a rete degli abruzzesi arriva solo al 25′, su palla inattiva. Battuta una punizione da posizione decentrata, Aquilanti prova l’incornata di testa ma non c’è la mira. Tonucci e compagni continuano invece a spingersi in attacco. Sanone semina il panico nella retroguardia avversaria e Bacinovic lo atterra. Questa volta a battere la punizione è De Luca che però calcia debole e centrale. Sessanta secondi dopo, al 33′, Valiani sceglie l’iniziativa personale e dai venticinque metri lascia andare la gamba destra a un tiro potente e preciso che si stampa sulla traversa con Cragno immobile.

E se da un lato ci si mette la sfortuna, dall’altro ci mette lo zampino un super portiere e un attaccante ancora arrugginito. La più ghiotta occasione per passare in vantaggio, infatti, il Bari ce l’ha al 38′. Di Noia, con un traversone basso da sinistra serve Puscas che va di piatto destro a colpo sicuro ma Cragno lo ipnotizza e dice di no a quello che sembrava un goal ormai fatto. Oltre all’estremo difensore, a salvare temporaneamente il Lanciano è il fischio dell’arbitro che manda tutti negli spogliatoi.

Nella ripresa la reazione dei padroni di casa. Dopo appena 40 secondi gli abruzzesi vanno vicini al vantaggio con un colpo di testa di Vastola che si spegne sulla parte esterna della rete. Il Bari ha qualche difficoltà in più a uscire in ripartenza. Gli avversari sono attenti e provano a schiacciare i ragazzi di Camplone nella propria metà campo. Il non aver concretizzato tutte le occasioni del primo tempo si ritorce contro il Bari che va in svantaggio dopo 17 minuti. Proprio quando il tecnico biancorosso aveva appena messo in campo Gentsoglou per Defendi, il Lanciano punisce i galletti con una doccia fredda. Conclusione improvvisa a giro di interno destro da parte di Ferrari che scavalca Micai e si infila nel sette per il temporaneo 1-0.

Il Bari prova la reazione ma il Lanciano sembra un’altra squadra rispetto alle fasi iniziali della gara. Ci prova Dezi con una splendida conclusione di potenza che termina di poco alta sulla traversa. Puscas resta in campo nonostante la pessima prestazione, perché Camplone preferisce rilevare Sansone per Rosina. È l’ultimo tentativo. Il tutto per tutto per evitare la sconfitta e salvare almeno la faccia. Via anche Dezi, al suo posto Boateng e si passa al 4-2-3-1. Ma l’errore dei pugliesi è sempre lo stesso. La fretta di andare a rete nei momenti difficili, che li porta a sbagliare anche i passaggi più semplici. Motivo per cui quello finale è un arrembaggio senza senso. Termina 1-0 per il Lanciano. Continua il periodo no del Bari, alla terza sconfitta nelle ultime cinque partite.