Con Calderoni out per un problema muscolare e Sabelli in Under21, sembra essere arrivato nuovamente il momento di Lorenzo Filippini. Il difensore scuola Lazio prova a raccontare le sensazioni di un’annata altalenante.

«Ad inizio stagione penso di aver pagato lo scotto del passaggio dalla Primavera ai professionisti – spiega Filippini – con l’arrivo di Nicola mi è stata concessa subito fiducia. Ho collezionato un bel filotto di presenze. Poi c’è stato il mercato di gennaio, abbiamo cambiato modo di giocare e chi è stato chiamato in causa ha fatto molto bene. Aspetto una nuova opportunità. Terzino o centrale, contro la Pro Vercelli spero di giocare».

Il bilancio personale di Filippini resta comunque di segno positivo. «Penso di aver fatto vedere buone cose. Come tutti i giovani calciatori, posso ancora migliorare. Per noi ragazzi credo sia normale vivere una stagione fra alti e bassi. Minala? Vale lo stesso discorso. Joseph per un periodo è stato protagonista assoluto di questo Bari. Adesso sta trovando meno spazio ma è tranquillo e sono convinto che potrà tornare al centro del progetto».

Domenica al San Nicola arriva la Pro Vercelli. In serie B è la squadra che lontano da casa ha collezionato più sconfitte e, dopo il Trapani, incassato più goal. «Purtroppo o per fortuna in serie B tutte le partite nascondono insidie. Quella di domenica non fa certo eccezione. La Pro Vercelli arriverà agguerrita. Giochere in uno stadio come il nostro, con dei tifosi come i nostri, regala degli stimoli particolari. Non sarà una partita facile».

«Il nostro obiettivo rimane quello di raggiungere il prima possibile quota 50 punti – conclude Filippini unendosi al solito coro dello spogliatoio biancorosso – agguantata la quota salvezza, potremo iniziare a parlare di altro. Il futuro? Il mio cartellino è di proprietà della Lazio ma in serie b non credo ci sia nulla di meglio del Bari. Qui mi sono trovato bene. Dovessero decidere di mandarmi ancora in giro, non avrei alcun dubbio nel rimanere».