Alcuni vigili gli hanno detto che basta un carrello con le ruote, altri, invece, che deve procurarsi un tre ruote se no gli viene sequestrata la merce. Per Morris del Basso e la sua famiglia non c’è pace. Il 34enne barese è riuscito ad ottenere la licenza itinerante che gli permette di vendere la frutta agli angoli delle strade, sostando però per un breve lasso di tempo.

Dopo la multa di 160 euro Morris si è procurato un carrello, pensando così di aver messo una parola fine ai guai che lo perseguitano. Ma invece no. Altri agenti gli hanno intimato di procurarsi un mezzo, un autocarro o un tre ruote.

Ma la vita di Morris e di sua moglie Gaia non è facile. Nonostante sono riusciti ad ottenere la casa popolare, c’è da pagare l’affitto, le bollette e le spese per crescere i loro 5 figli, senza un lavoro stabile. I soldi per comprare un’alternativa al carrello non ci sono.

“Non sappiamo più come dobbiamo comportarci – dice Gaia -. Alcuni agenti ci hanno detto che basta il carrello altri, invece che c’è bisogno di un mezzo. Ma che differenza c’è? Tutta la faccenda non è chiara ed è per questo che chiediamo al Comandante della Polizia Locale di darci delle spiegazioni o che almeno tutti gli agenti dicano la stessa cosa. Non possiamo stare all’interpretazione di chi in quel momento controlla la nostra licenza”.