Avon Cosmetics Italia ringrazia di cuore la città di Bari per la calda accoglienza e le tantissime donne runner per la straordinaria partecipazione all’ultima tappa dell’edizione 2016 della Corsa delle Donne.

Il sipario è appena calato sul Villaggio Avon Running, ma le emozioni sono ancora tutte in circolo: euforia del mare fucsia di donne (ma anche tanti uomini) che hanno invaso il cuore della città e lo splendido lungomare, commozione e gioia di chi è riuscito a vincere la sfida con se stessa, impegno delle donne per le donne e ancora senso di appartenenza e di correre insieme per una bellissima vittoria.

Bari ha così celebrato l’universo femminile fatto di divertimento, sport e benessere e ha sposato ancora una volta la campagna sociale di Avon contro il tumore al seno. Avon Running è impegno sociale: parte dei fondi raccolti dalla vendita delle sacche gara saranno devoluti all’Associazione LILT – sezione di Bari, La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, per l’acquisto di un nuovo mammografo con tomosintesi, per mammografie tridimensionali, attivo a partire da Gennaio 2017.

Il Sindaco di Bari Antonio Decaro ha ringraziato Avon per aver portato ancora una volta questa bellissima manifestazione nella sua città, dando così a tutti una nuova opportunità per ammirare il suo centro storico e il suo splendido mare. Il ringraziamento di Avon all’Assessore all’Ambiente e allo Sport, Pietro Petruzzelli, per il suo impegno nel diffondere l’evento. L’Assessore ha ribadito quanto Bari sia sempre più attiva nel mondo del Running ad ogni livello e come Avon Running celebri la voglia di stare bene insieme, di fare qualcosa di concreto per la propria salute: dalla pratica sportiva alla corretta alimentazione.

Per Francesco Schittuli, Presidente Nazionale LILT: “Avon Running è un gesto d’amore verso sé stessi e verso chi ci ama. La bellezza è il comune denominatore di Avon e Lilt, la bellezza è soprattutto prevenzione e la prevenzione è vita! Così oggi grazie alla prevenzione e alla ricerca è possibile vincere il tumore al seno nell’80% dei casi”.