Un ospedale moderno e accogliente nella struttura, innovativo nell’offerta di prestazioni e servizi, eco sostenibile ed efficiente, e riorganizzato per ridurre i costi e ottimizzare le risorse. Sarà così il nuovo Ospedale Di Venere a Carbonara, il presidio più grande tra quelli gestiti dalla ASL di Bari, al centro di un massiccio piano di riqualificazione per cui la Regione Puglia ha previsto un finanziamento da 6 milioni e 900mila euro. Le risorse finanziarie saranno destinate a numerosi interventi che andranno a cambiare completamente il volto della struttura ospedaliera come, ad esempio, il rifacimento delle aree esterne con accessi differenziati, parcheggi e viabilità e la ristrutturazione delle facciate dei padiglioni più grandi che ospitano reparti, ambulatori e uffici. La riqualificazione mira anche a potenziare i servizi e i comfort: gli operatori potranno disporre di una mensa aziendale e di un centro convegni, saranno ampliate la Medicina Nucleare e il centro trasfusionale, il blocco operatorio sarà dotato insieme al pronto soccorso di una nuova centrale di sterilizzazione e saranno acquistati nuovi arredi e attrezzature sanitarie tecnologicamente avanzate.

Tutti gli interventi previsti

L’Area gestione tecnica della ASL ha già redatto uno studio preliminare degli interventi con l’obiettivo di predisporre strategie correttive e/o alternative ad eventuali soluzioni architettoniche, tecniche e tecnologiche, attraverso opere di ampliamento, riqualificazione strutturale e distributiva, ristrutturazione e manutenzione straordinaria ai fini dell’efficace adeguamento nel tempo delle esigenze assistenziali richieste ed alle evoluzioni normative in ambito edilizio, impiantistico e di sicurezza.

Nel dettaglio l’investimento regionale è destinato ai seguenti interventi: revisione aree esterne con differenziazione accessi, parcheggi, viabilità, e spostamento isola ecologica (per un importo complessivo di 300mila euro); ampliamento Medicina nucleare (500mila euro); ristrutturazione Centro trasfusionale (200mila euro); ristrutturazione dell’intero padiglione D con rifacimento delle facciate e riqualificazione dei locali (400mila euro), efficientamento energetico, ridistribuzione interna, adeguamento normativo impiantistico (400mila euro). Inoltre all’interno del Padiglione F si procederà alla sostituzione di tutte le apparecchiature nella centrale termica e nelle sottocentrali per passaggio da vapore ad acqua surriscaldata per un investimento totale di 500mila euro.

Anche il padiglione H – articolato su sette livelli che ospita ambulatori, uffici amministrativi e scuola infermieri – sarà riqualificato negli ambienti interni per riorganizzare i servizi e saranno rifatte le facciate esterne (400mila euro). Sono previsti anche: riqualificazione della cabina elettrica, adeguamento impianto di ventilazione forzata, installazione di nuova stazione di produzione di emergenza elettrica con un gruppo elettrogeno aggiuntivo e installazione di nuovi gruppi di continuità (500mila euro).

Il Padiglione N – a seguito della gara regionale del servizio di ristorazione – ospiterà i locali attualmente destinati al servizio cucina. I locali al seminterrato saranno utilizzati per distribuzione pasti, con adeguamento impiantistico, riorganizzazione interna e realizzazione di idonei locali da destinare a mensa aziendale con annessi servizi e nello stesso edificio sarà realizzata una nuova sala convegni (400mila euro).

Il piano, infine, stabilisce la realizzazione di una centrale di sterilizzazione a servizio del blocco operatorio e del Pronto soccorso nell’ex laboratorio analisi (800mila euro) e finanzia l’acquisto di attrezzature sanitarie e arredi quali sistemi pensili per chirurgia e anestesia, tavoli operatori per chirurgia, tavolo spinale per neurochirurgia, lampada scialitica e risonanza magnetica da 1,5 tesla (1.200.000 euro).