Il nuovo corso dell’amministrazione Decaro-bis parte con le vecchie ombre sull’affidamento della gara da 5 milioni e mezzo di euro (5.526.950) per l’accertamento del pagamento dei tributi e il monitoraggio dei ruoli relativi a Imu e Ici, assegnata a un’associazione temporanea di imprese.

A leggere le carte agli atti, pare proprio che l’affidamento sia stranamente avvenuto nonostante palesi irregolarità fiscali di un’azienda e la mancanza di idoneità professionali di un’altra.

Il 9 ottobre del 2017, dicevamo, il Comune di Bari bandisce la gara per la collaborazione all’attività di accertamento dei tributi e al monitoraggio ruoli per Ici e Imu, con determina dirigenziale della Ripartizione Tributi numero 150/0028 CIG 7227726C2B – CPV: 79420000-4.

Le operazioni di gara iniziano il 30 aprile del 2018 e terminano con la R.T.I. CRE.SE.T. S.p.A. – Golem Plus s.r.l. – Arca servizi s.r.l. prima in graduatoria per via della migliore offerta. Dieci mesi dopo, il 20 febbraio di quest’anno, il Comune di Bari preavvisava l’esclusione della R.T.I. per violazione dell’articolo 80 della CRE.SE.T. (condanna dell’amministratore della società) e irregolarità fiscali attribuite all’Arca Servizi s.r.l., che provvede solo successivamente a regolarizzare la propria posizione.

L’A.T.I., però, ottiene l’affidamento della gara il 12 aprile scorso. Nonostante i rumors e diversi mal di pancia di amministratori e amministrativi, pare proprio che martedì prossimo il Comune abbia intenzione di firmare il contratto. Le violazioni sembrano chiare, ma non tutti evidentemente la pensano allo stesso modo.