Cosa è cambiato da quando Pasquale Di Rella si è dimesso da presidente del Consiglio comunale tuonando contro la nullafacenza dei suoi colleghi? Praticamente nulla. Nonostante l’esponente del gruppo misto abbia smascherato la scarsa propensione al lavoro dei membri dei consiglieri baresi, anche nel mese di gennaio la massima assise cittadina non si è certo fatta notare per la grande mole di lavoro svolto.

“In un intero mese registriamo l’approvazione di sole 2 delibere – sottolinea Di Rella – la nomina del nuovo presidente del Consiglio di Bari e quella del nuovo collegio dei revisori dei conti. E i problemi dei baresi? Nell’ultima conferenza dei capigruppo la maggioranza di centrosinistra ha deciso di occuparsene il 19 febbraio, 50 giorni dopo l’inizio dell’anno”.

Di Rella pone in particolare l’accento su un argomento a lui caro, quello degli sprechi dell’Amministrazione: “Mentre i problemi dei baresi vengono ignorati, noi intanto continuiamo a incassare le indennità di carica, i gettoni di presenza e gli stipendi – attacca – Che fine ha fatto poi l’ispezione del Ministero sul malfunzionamento del Comune? non ne sappiamo più nulla. Forse è stata insabbiata”.