Il perito calligrafo interpellato dalle Iene sostiene che a dare della tr*** alla Melini sia stata una donna. Le due schede tirate in ballo nel servizio andato in onda ieri sono quelle di Alessandra Anaclerio e Anita Maurodinoia.

La prima, rintracciata durante il Consiglio comunale, si è detta particolarmente stizzita da com’è stato montato il servizio e dal messaggio che è stato fatto passare.

“Il cerchio si sta stringendo in maniera incolpevole – spiega la Anaclerio -. Da 15 giorni stiamo tutti sulla graticola. Ci siamo sottoposti volontariamente all’intervista delle Iene proprio per essere scagionati. Pensavamo facessero una perizia seria. Abbiamo scritto qualche parola, chi in corsivo chi in stampatello. Il risultato è che chi ha rifiutato di scrivere il messaggio sta passando per innocente”. disponibile a sottoporsi alla perizia calligraficaAlessandra Alaclerio, lo ricordiamo, si è detta insieme ad altri otto colleghi.

Anita Maurodinoia, invece, organizza una conferenza stampa al fianco dell’avvocato Vito Mormando. “Non ho niente contro le Iene – dice -. Sono tranquilla. Mi hanno chiamato Le Iene indicandomi come colpevole, hanno omesso di dire che c’erano altre possibili donne. Mi hanno chiesto perché l’avessi fatto. Spero che la Melini non creda alle Iene. Posso dimostrare che sono estranea a quanto accaduto e lo dimostrerò ai magistrati. Col mio gruppo e con la maggioranza, incluso il sindaco Decaro, abbiamo deciso di non sottoporci alla perizia. Sono qui solo per esprimere la mia solidarietà alla Melini. Non quereleremo Le Iene”.