Di seguito, pubblichiamo un comunicato a firma di cinque consiglieri dell’Città Metropolitana di Bari, Giuseppe Lovascio, Franco Leggiero, Pasquale Pomodoro, Giuseppe Carrieri, Fabio Romito, sull’accorpamento, deciso dal Governo Centrale, delle quattro Autorità Portuali della Puglia in un’unica grande Autorità Portuale Pugliese, identificando in Taranto la sede.

 

I Consiglieri Metropolitani Lovascio (Sindaco Conversano), Leggiero (Monopoli), Pomodoro (Corato), Carrieri (Bari) e Romito (Bari) richiamano l’attenzione di tutte le forze politiche e sociali del territorio metropolitano barese sul tema della sede della (nuova) Autorità di Sistema Portuale.

Secondo, infatti, molteplici indiscrezioni pare che il Governo abbia deciso (in questi giorni) di accorpare in un’unica Autorità Portuale le attuali quattro autorità portuali pugliesi (Bari, Brindisi, Manfredonia, Taranto), individuando Taranto quale unica sede regionale. Tanto, diversamente dalle precedenti determinazioni, che prevedevano in Puglia due sedi regionali; una a Bari (per il fronte adriatico), una a Taranto (per il fronte ionico).

L’imminente scelta del Governo (ove confermata) è da ritenersi clamorosamente errata e gravemente penalizzante per il territorio metropolitano barese, in ragione di una serie di motivazioni che di seguito si sintetizzano:

1.perchè il Porto di Bari è porto definito core (principale) dalla pianificazione europea ed è incluso nella rete transeuropea di trasporto TEN-T, nel mentre la scelta del Governo Italiano  declassa il Porto di Bari a semplice scalo/direzione portuale;

2.perchè il Porto di Bari è altresi’ inserito in ben due “corridoi” europei (Baltico/Adriatico e Scandinavo/Mediterraneo), interessati da investimenti pari a circa 20 miliardi di euro e tra i compiti della (nuova) Autorità di Sistema Portuale vi è proprio la raccolta e gestione dei fondi europei;

3.perchè in tal modo le regioni del centrosud che si affacciano sul Mar Adriatico, sarebbero prive di una sede di Autorità di Sistema Portuale (la più vicina sarebbe infatti Ravenna a oltre 700 km);

4.perchè per la logistica del territorio metropolitano barese, gli accessi portuali (sul fronte adriatico) costituiscono un asset primario, con la conseguenza che l’attività di pianificazione-coordinamento-programmazione dei vari scali/direzioni (proprie dell’Autorità Portuale) necessariamente è da ubicarsi in prossimità degli stessi.

I Consiglieri Metropolitani Lovascio, Leggiero, Pomodoro, Carrieri e Romito ricordano di aver presentato nel corso dell’ultimo Consiglio Metropolitano apposita mozione finalizzata a impegnare il Sindaco Metropolitano Decaro a contrastare tale scellerata scelta governativa e di aver ricevuto formale impegno dal Sindaco per l’elaborazione di una mozione condivisa da approvare nel prossimo Consiglio Metropolitano.

Attesa l’urgenza/importanza della questione e l’imminenza delle scelte del Governo, i Consiglieri Metropolitani chiedono a tutte le forze politiche del territorio metropolitano barese (in particolare ai parlamentari) nonché a tutte le forze produttive, di intraprendere unitariamente tutte le iniziative necessarie a consentire a Bari d’esser sede di Autorità di Sistema Portuale.

Chiedono infine agli organi di informazione di assicurare alla questione tutta l’attenzione che merita.

GIUSEPPE LOVASCIO

FRANCO LEGGIERO

PASQUALE POMODORO

GIUSEPPE CARRIERI

FABIO ROMITO