Nel giorno della sua nomina a candidato governatore della Regione Puglia per il centrosinistra, Michele Emiliano ha richiesto un tavolo di confronto con i 5 Stelle. Di seguito pubblichiamo un comunicato  dei parlamentari pugliesi del movimento in risposta all’invito del candidato governatore di Regione.

Forse Emiliano è stato un po’ troppo preso dalla campagna elettorale per le primarie – dichiarano i deputati Giuseppe D’Ambrosio, Giuseppe L’Abbate, Emanuele Scagliusi, Giuseppe Brescia, Diego De Lorenzis, Francesco Cariello, i senatori Maurizio Buccarella, Barbara Lezzi, Daniela Donno, Lello Ciampolillo e l’europarlamentare Rosa D’Amato – e non si è accorto che sono oramai settimane che ci confrontiamo concretamente con il consiglio regionale per la nuova legge elettorale della Puglia”. La Regione, infatti, è ancora priva di una legge elettorale valida, nonostante l’avvicinarsi delle urne, ed i 5 Stelle hanno prima richiesto di essere ascoltati dal Presidente del Consiglio Onofrio Introna e dalla Commissione competente in materia (richiesta accolta) e poi hanno proposto la legge elettorale denominata “Democratellum”, scritta insieme a 30.000 cittadini. “Ma in Regione sono troppe le spaccature in difesa della propria poltrona e una conclusione sembra ancora lontana” affermano i parlamentari pugliesi M5S.

Se Emiliano, dopo la sua investitura, sente il bisogno di confrontarsi finalmente sui temi, noi siamo disponibili – continuano i 5 Stelle – La differenza tra il Movimento 5 Stelle e il coacervo di forze di centrosinistra però è lampante sin dal metodo: già da settimane, sul territorio pugliese, sono infatti partiti i gruppi di lavoro M5S per redigere con i cittadini il programma della Puglia del futuro. Per noi, la scelta del portavoce è secondaria dinanzi alle necessità dei cittadini della nostra regione. Per i partiti, invece, la poltrona sembra venire sempre prima di ogni cosa. Emiliano, poi, pare lanciare i suoi 6 forum programmatici credendo forse che i pugliesi abbiano dimenticato l’esperienza dell’Emilab 2009 dove i ragazzi che si erano dedicati anima e corpo alla sua campagna elettorale e a cui in un primo momento si assicurò uno spazio per discutere di progetti per migliorare Bari, ad elezioni finite furono fatti sloggiare in fretta e furia per riconsegnare la sede al PD. La democrazia diretta è il nostro modo di fare politica, coinvolgendo attivamente, concretamente e sempre i cittadini: per Emiliano, piccolo Renzi di Puglia, pare essere solamente uno spot per riempire le pagine delle cronache politiche. In qualsiasi caso, – proseguono i portavoce 5 Stelle – rinnoviamo la nostra disponibilità ad un tavolo trasparente e possibilmente concreto sui temi più sentiti dai pugliesi ma non neghiamo che ci fa un po’ specie dover parlare di sanità con Emiliano non disponendo di spigole e cozze pelose, di lavoro con un magistrato che pur di non tornare al suo incarico ha chiesto di fare l’assessore a San Severo per un anno dove ancora lo stanno aspettando per fargli conoscere il comune foggiano e che non risulta abbia mantenuto la promessa della sua campagna elettorale sui 30.000 nuovi posti di lavoro o, ancora di rifiuti e ambiente con chi, in dieci anni di sua gestione al Comune di Bari, ha portato la raccolta differenziata ad un misero 20%. O peggio di cultura, con chi ha fatto sprofondare tra debiti e scandali, sotto la sua guida, la Fondazione Petruzzelli. O ancora di doppi incarichi e mandati a termine con chi, cinque anni fa, aveva richiesto solennemente di sputargli in un occhio se mai si fosse candidato alla Presidenza della Regione. Un Emiliano che si presenta come ‘Sindaco di Puglia’ ma che da Primo Cittadino ha visto precipitare il capoluogo pugliese nelle classifiche della sicurezza nell’edilizia scolastica, della vivibilità, della qualità dei servizi. Dubitiamo che le ricette di Emiliano siano in grado di risollevare la nostra terra ma, del resto, il dialogo (per noi che lo reputiamo fondamentale) non si nega a nessuno.

Sui cavalli di battaglia del M5S, poi, i portavoce pugliesi incalzano l’ex Sindaco Michele Emiliano. “Del resto, non conosciamo la posizione del candidato del centrosinistra su acqua pubblica, rifiuti zero, Ilva, stop al consumo di suolo, trasporti sostenibili, energie rinnovabili, trivellazioni, informazione e trasparenza. Stando alla linea del suo Governo targato Matteo Renzi, le risposte vengono da sé. E sono delle peggiori – continuano i portavoce 5 Stelle – Ma il nostro obiettivo, oggi come quando saremo in Regione, è quello di proporre e appoggiare ciò che farà il bene dei cittadini, senza pregiudizi o prese di posizione sterili. Come a Roma, anche a Bari collaboreremo con le altre forze politiche per il bene comune della Puglia: sul lavoro concreto siamo sempre stati in prima linea e lì rimarremo, senza tirarci mai indietro. Per il momento, il Movimento 5 Stelle condurrà una campagna elettorale per conquistare la Regione Puglia e sottrarla a logiche di potere che perdurano da decenni e che hanno devastato la nostra terra e, quindi, in totale antitesi con una partitocrazia di cui Emiliano è l’emblema, nonostante le sue continue foglie di fico. Se vuole un confronto sui temi, noi siamo disponibili: forse è il caso, però, che si faccia accompagnare da qualcuno che sia in grado di andare oltre gli slogan e le frasi ad effetto per affrontare, per davvero, le questioni più spinose della nostra Regione.