Guida intergalattica 2024 ai concerti in Puglia: come orientarsi questa estate nella costellazione di festival ed eventi nella nostra regione

Silhouettes of people in a bright in the pop rock concert in front of the stage. Hands with gesture Horns. That rocks. Party in a club

Con l’arrivo della bella stagione, ecco di seguito, sempre puntuale, l’elenco dei concerti estivi nella nostra regione. Dopo il successo della prima guida del 2022 e poi la seconda guida del 2023 finalmente arriva la Guida Intergalattica 2024! L’elenco dei live sarà sempre aggiornato rispetto alle nuove conferme, tutti i lettori sono chiamati a segnalarci qualcosa che potrebbe esserci sfuggito, ma lo so che ci scriverete, quindi attendiamo i vostri messaggi! Ecco l’elenco dei principali concerti che si svolgeranno in Puglia a partire proprio da questo mese …

 

MAGGIO (quello che ne resta)

STEVEN BROWN (TUXEDOMOON) – 18 Experimenta Officina degli Esordi Bari

MORGAN – 25 Teatro Apollo Lecce opening Act Gianluca De Rubertis

OVO – 25 Mercato Nuovo Taranto

VINTAGE MARKET – 25/26 Ostuni (live+djset)

PINGUINI TATTICI NUCLEARI – 24/25 Palaflorio

GIUGNO

A TOYS ORCHESTRA – 7 Parco Princigalli Bari Experimenta

MASSIMO ZAMBONI CCCP/CSI – 8 Parco Princigalli Bari Experimenta

GHEMON – 12 Festival della Disperazione Andria (BA)

THE SMILE – 22 Medimex Taranto

JESUS AND MARY CHAIN + PULP – 23 Medimex Taranto

VASCO ROSSI – 25/26/29/30 Stadio San Nicola Bari

CALCUTTA – 28 Locus Festival Bari

GLEN HANSARD – 29 Locus Festival Teatro Petruzzelli

SAMLO & NOYZ NARCOS – 29 Locus Festival Locorotondo

SIMPLE MINDS – 30 Locus Festival Bari

LUGLIO

NEGRAMARO – 6 Stadio San Nicola Bari

TAKE THAT – 10 Locus Festival Trani

MAX PEZZALI – 13 Stadio San Nicola Bari

COLAPESCE DIMARTINO – 17 luglio Locus Festival Alberobello

RUFUS WAINWRIGHT – 19 SEI Festival Melpignano (LE)

VINICIO CAPOSSELA – 19 Otranto Fossato del Castello (LE)

VINICIO CAPOSSELA – 20 Minervino Murge (BT)

TOTO – 22 Locus Festival Ostuni Foro Boario

FIORELLA MANNOIA – 25 Molfetta

ELIO E LE STORIE TESE – 27 Melpignano

BIAGIO ANTONACCI – 26/27 Oversound Barletta

IL TRE – 27 Oversound Parco Gondar Gallipoli

LA SAD – 30 Oversound Parco Gondar Gallipoli

IRAMA – 31 Oversound Parco Gondar Gallipoli

AGOSTO

PFM – 4 “PFM canta DeAndrè” Melpignano

VENERUS – 3 VIVA! Festival Locorotondo

DANIELE SILVESTRI – 4 LOcomotive Jazz Festival Sogliano (LE)

FAT FREDDY’S DROP – 7 Locus Festival Locorotondo

LA CRUS – 7 SEI Festival Corigliano d’Otranto (LE)

MODENA CITY RAMBLERS – 8 Melpignano

GALLIANO – 8 Locus Festival Locorotondo

KAE TEMPEST – 9 Cinzella Festival Eremo Club

CCCP – 9 Melpignano SEI Festival

SUBSONICA – 10 Locorotondo Locus Festival

I HATE MY VILLAGE – 11 Locorotonro Locus Festival

GEOLIER – 12 Oversound Parco Gondar Gallipoli

BARI ITALIA – 12 SEI Festival Corigliano d’Otranto

NAS – 12 Locus Festival Locorotondo

FULMINACCI – 13 Locus Festival Locorotondo Masseria Ferragnano

COSMO – 14 Locus Festival Locorotondo Massera Ferragnano

MANU CHAO – 15 Gallipoli

TRENTEMOLLER – 15 Cinzella Festival Brindisi

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – 16 Trani

GENE SIMMONS BAND / WOLFMOTHER – 16 Cinzella Festival Brindisi

SLEAFORD MODS – 17 Cinzella Festival Brindisi

FIORELLA MANNOIA – 17 Melpignano (LE)

SATURNINO – 16 Skatafashow Molfetta

MAHMOOD – 18 Oversound Parco Gondar Gallipoli

CARMEN CONSOLI – 18 Festival dell’Olio Presicce (LE)

ERMAL META – 21 Oversound Piazza Libertini Lecce

TOMMASO PARADISO – 22 Molfetta

IL VOLO – 24 Monopoli

MOTTA – 24 Casa delle Arti Coversano

Medimex 2024, in mostra John Lennon e l’Intelligenza artificiale: il fotografo Bob Gruen a Taranto

John Lennon on rooftop wearing a denim jacket in NYC. August 29, 1974. © Bob Gruen / www.bobgruen.com Please contact Bob Gruen's studio to purchase a print or license this photo. email: [email protected] phone: 212-691-0391

Medimex 2024, in programma a Taranto dal 19 al 23 giugno con i concerti di The Smile, Pulp The Jesus and Mary Chain, presenta la mostra Bob Gruen: John Lennon, The New York Years e il video mapping Infinite LoopAI Endless Exploration.

La mostra Bob Gruen: John Lennon, The New York Years, allestita dal 19 giugno al 14 luglio al MarTA, Museo Archeologico Nazionale di Tarantoracconta, attraverso 60 fotografie e testi, la collaborazione più importante del fotografo, ovvero quella con John Lennon e Yoko Ono. Poco dopo che la coppia si era trasferita a New York nel 1971, Bob Gruen – che sarà presente al Medimex e parteciperà mercoledì 19 giugno ad un incontro al MarTA –  divenne loro fotografo personale, oltre che amico, riuscendo così a documentarne, attraverso la sua macchina fotografica, immagini che li ritraevano sia nella vita professionale che in quella privata.

Nel 1974, durante uno shooting con Lennon, Gruen suggerì all’ex Beatles di indossare la t-shirt bianca con la scritta New York City, che Gruen stesso gli aveva comprato in una bancarella per turisti circa un anno prima. Il risultato di quella sessione fotografica furono le oramai iconiche immagini di John Lennon, forse le sue foto più famose, mentre indossa la maglietta bianca – le maniche furono tagliate da Gruen stesso – con lo skyline della sua città adottiva sullo sfondo. Che fossero scatti di Lennon e Yoko mentre camminano insieme in un parco, oppure quelle incluse nel booklet del disco “Walls and Bridges”, o ancora Sean Lennon appena nato, Lennon davanti alla Statua della Libertà mentre fa il segno della pace, il lavoro di Gruen testimonia quasi dieci anni di vita di John e Yoko a New York, dopo lo scioglimento dei Beatles. Bob Gruen venne invitato da Yoko Ono a frequentare il loro appartamento situato nel Dakota Building (fuori dal quale Lennon venne assassinato l’8 dicembre del 1980) sempre più spesso.

E fu proprio a casa loro che, nel 1977, Lennon registrò alcune audiocassette. In quelle registrazioni ritroviamo brani come Free as a Bird, una prima versione di Real Love e Now and Then. Se le incisioni di Free as a Bird e Real Love erano abbastanza buone da essere “completate” da McCartney, Harrison e Ringo ed essere incluse nelle pubblicate postume nella Beatles Anthology tra il 1995 e il 1996, Now and Then dovette attendere l’intervento dell’intelligenza artificiale per vedere la luce.  Con la tecnologia disponibile nel 1995, infatti, non fu possibile separare le tracce di pianoforte e voce di Lennon. Solo nel 2022, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la canzone ha potuto essere finita per poi essere pubblicata nel novembre 2023. Possiamo certamente considerare Now and Then l’ultima dimostrazione della genialità senza tempo dei Beatles i quali, partendo da un nastro casalingo di Lennon, a quasi cinquanta anni di distanza, hanno prodotto quello che loro stessi hanno dichiarato essere il loro ultimo brano.

La mostra vuole condurre il visitatore, attraverso gli scatti di uno dei maestri della rock photography, non solo negli anni in cui due artisti straordinari come John Lennon e Yoko Ono producevano musica, arte e rivoluzione socio-culturale, ma anche a riflettere sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei superstiti membri dei Beatles nel processo che porta alla nascita di Now and Then. Ancora una volta sono i Beatles a creare musica e testi e, come già accaduto in passato, ad utilizzare la miglior tecnologia a disposizione per realizzare il miglior prodotto possibile.

La mostra è ospitata all’interno del Museo archeologico nazionale di Taranto dove dialogherà con le  migliaia di reperti in esposizione all’interno del MArTA, luogo di tutela e di ricerca, centro di riferimento scientifico per la comunità archeologica internazionale, aperto al dialogo con il contemporaneo e con tutte le espressioni artistiche di ogni epoca. Bob Gruen (New York, 1945) è unanimemente considerato uno dei fotografi più importanti della scena musicale e culturale degli ultimi quarant’anni. I suoi scatti più celebri (John Lennon, Johnny Rotten, Rolling Stones, Elvis, Madonna, Bob Dylan, Bob Marley, Tina Turner e Debbie Harry su tutti), oltre ad avere ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, sono stati esposti in musei come il Moma di New York, il Brooklyn Museum e nelle più importanti gallerie d’arte. La sua foto “Sid Vicious with Hot Dog”, ad esempio, è stata acquisita dalla National Portrait Gallery di Londra nel 1999 per la loro collezione permanente. Le sue immagini sono state utilizzate per le cover di album di Ike & Tina Turner, Yoko Ono, John Lennon, KissRamones, Bob Dylan, Johnny Winter e molti altri.

Dal 20 al 23 giugno sulla facciata del Castello Aragonese di Taranto è in programma il video mapping Infinite LoopAI Endless Exploration, opera originale di Roberto Santoro e Blending Pixels realizzata per il Medimex, azione di arte pubblica che vuole essere una riflessione sul tema della manifestazione. L’uso dell’AI si sta sviluppando in molti aspetti della vita quotidiana, sollevando dibattiti di natura etica e filosofica sul nostro rapporto con il progresso tecnologico e sulle opportunità ed i rischi che questo porta con sé. Diventa fondamentale l’esplorazione e l’esposizione di questo tema nella narrativa e nella rappresentazione artistica. Trovare una figura capace di rivelare l’essenza dell’AI – la certezza e il dubbio, la bellezza e l’orrore –  è stato il primo focus del lavoro. Pensata non solo come esito concettuale di incroci culturali e di memorie iconografiche, l’immagine allegorica della Sirena connette insieme due aspetti: il simbolo dell’inganno e il mito legato alla fondazione di Taranto. La scelta di ritrarre l’AI con la una Sirena Cibernetica è funzionale a rappresentare la creatura che incanta l’umano, celando la propria pericolosità. L’AI seduce con la promessa della sua crescente efficienza – offrendo soluzioni avanzate e nuove opportunità in molteplici settori – e nasconde alcuni rischi che potrebbero costituire gravi minacce: è la prima tecnologia nella storia che può prendere decisioni autonomamente e sottrarci il potere, manipolare il nostro comportamento e prendere decisioni per noi o su di noi. La sirena-serpente, rappresenta un avvertimento: avvicinarsi all’AI con cautela e discernimento, consapevoli dei rischi nascosti sotto la sua superficie, è fondamentale. Fondamentale, però, è anche mantenere la prospettiva, evitando di creare panico: più volte, nel corso della storia l’avvento di nuove tecnologie ha suscitato preoccupazioni e timori, ma spesso queste stesse tecnologie hanno portato a sviluppi positivi e a nuove opportunità. La sfida è recuperare, conservare e conciliare i valori propri dell’essere umano e combinarli nel tempo presente secondo un modello sostenibile.

È fuori il nuovo album dei brindisini Klaudia Call, “Fine del giono” per la Nos Records Label

Il 2023 è stato l’anno del ritorno discografico dei Klaudia Call la coriacea band brindisina di alternative rock cantato in italiano con alle spalle oltre 20 anni di esperienza, di dischi prodotti e di concerti, prima col nome Lova, progetto musicale che a partire dalla metà degli anni Novanta ha spezzato più di qualche cuore all’interno dell’underground pugliese e non solo.
Dalle ceneri dei Lova e dalla loro copiosa discografia, il nucleo storico del gruppo, formato dal chitarrista e cantante Alessandro Palazzo, dal bassista Francesco di Coste e da Alessandro Garramone alla batteria, ha dato vita al progetto Klaudia Call, che per tutti gli anni Duemila ha consolidato la tradizione dell’alternative rock italiano della band con evidenti richiami alla new wave e al cantautorato raffinato, producendo un album omonimo, pubblicato nel 2017 e due singoli, Dietro la porta e Odio l’inverno, pubblicati nel 2018.
Dopo quattro anni dalle ultime uscite discografiche ufficiali, i Klaudia Call tornano con un nuovo album che contiene 10 tracce inedite: Fine del giorno, registrato nelle sale dello storico Pure rock studio di Nanni Surace, in uscita il 9 maggio e di cui Zodiaco è stato il primo singolo estratto. Un vero e proprio piccolo evento per l’alternative pugliese, con il ritorno sulla lunga distanza di una band che ha fatto la storia del genere musicale e che anche in questo disco della maturità riesce a coniugare la coerenza artisitica con la freschezza di una proposta sempre attuale.
“Abbiamo ‘lavorato’ alle canzoni di ‘Fine del giorno’ da subito con l’intenzione di creare un’atmosfera, un feeling che le accomunasse. Come dieci stanze, ognuna con le sue peculiarità ma che abitano la stessa casa. Così che l’ascoltatore anche se si ‘sposta’ da una stanza all’altra e una la trova in disordine o un’altra intima e buia, può farlo sempre in ciabatte e senza imbarazzo. Provando a creare dieci istantanee sincere, brutalmente sincere, niente di più.
“Fine del giorno” è accompagnato anche dal videoclip ufficiale del secondo singolo estratto: “Non passeremo mai”, un brano che nasce dai colpi di coda che spesso riusciamo a dare grazie ai legami che durano una vita. Ci sono sorelle, fratelli e grandi amici in ogni immagine del testo.

Minervino Murge, operazione antidroga nel nord Barese: 14 arresti

Quattordici misure cautelari sono state eseguite all’alba di oggi dai Carabinieri a Minervino Murge, nel nord Barese, nell’ambito di un’ampia operazione antidroga.

Nove persone sono state condotte in carcere, mentre altre cinque sono state poste agli arresti domiciliari. Si tratta dei presunti membri di tre gruppi coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina. Le accuse a loro carico riguardano detenzione e spaccio di droga in concorso. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno rivelato che gli acquirenti delle sostanze stupefacenti provenienti da Minervino Murge si distribuivano in tre aree del paese diventate vere e proprie piazze di spaccio.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, le attività di spaccio si svolgevano in modo continuativo e prolungato nel tempo. L’operazione è stata denominata “Bovio”, dal nome della piazza principale in cui avveniva lo spaccio di droga.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta al traffico di droga nella regione, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni criminali che minano la sicurezza e il benessere della comunità.

Foggia, cerca di soccorrere un uomo dopo un incidente stradale: infermiere aggredito dalla vittima

Una serata di lavoro per un infermiere del servizio 118 di Foggia si è trasformata in un’esperienza traumatica quando è stato brutalmente aggredito da un uomo soccorso a seguito di un incidente stradale avvenuto in città.

L’episodio di violenza si è verificato mentre l’ambulanza intervenuta sul luogo dell’incidente è giunta al pronto soccorso degli ospedali Riuniti. Riportiamo qui le dichiarazioni: “Già mentre scendeva dall’ambulanza l’uomo ha dato pugni contro il mezzo. Poi in pronto soccorso mi ha colpito con un pugno in pieno volto e una serie di schiaffi in testa”, ha raccontato l’infermiere, che preferisce mantenere l’anonimato.

L’aggressore, dopo l’attacco, è stato sottoposto a controlli medici e successivamente dimesso. Nel frattempo, l’infermiere, 63 anni di esperienza alle spalle, ha riportato ferite che richiederanno circa 10 giorni per guarire completamente. Nelle prossime ore, formalizzerà la denuncia contro l’aggressore.

Le forze dell’ordine sono intervenute in seguito all’allarme lanciato da un’infermiera del pronto soccorso tramite un dispositivo portatile in grado di inviare chiamate di emergenza con priorità di intervento. Questo dispositivo è stato recentemente introdotto grazie a un accordo tra la polizia di stato e la direzione generale del policlinico.

“Il nostro lavoro è cruciale per la comunità, ma non veniamo tutelati”, ha commentato l’infermiere, esprimendo amarezza. “Lavoriamo per mantenere le nostre famiglie, i nostri figli. Non possiamo vivere con la paura costante di subire aggressioni. Chiediamo maggiore tutela per poter svolgere il nostro lavoro in sicurezza”

Taranto, violenta lite tra coniugi: donna accoltella il marito più volte all’addome

Una lite domestica è sfociata in un atto di violenza estrema a Taranto, dove una donna ha accoltellato il marito nel culmine di una discussione avvenuta nella loro abitazione. L’uomo, un 41enne, è stato colpito più volte all’addome con un coltello da cucina.

Il malcapitato è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Santissima Annunziata, dove i medici lo hanno ricoverato in prognosi riservata. Fortunatamente, le sue condizioni non sono considerate critiche e, secondo quanto si apprende, non corre rischi per la vita.

Dopo l’aggressione, la donna si è recata volontariamente presso la Questura di Taranto, accompagnata dai suoi legali, per costituirsi e affrontare l’interrogatorio da parte degli agenti della Squadra Mobile. Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini, raccogliendo testimonianze da vicini di casa e familiari al fine di ricostruire gli eventi e comprendere le cause scatenanti della violenta lite.

Le prime informazioni suggeriscono che la discussione tra i coniugi sia sfociata in violenza per motivi personali. L’intera situazione rimane sotto stretta osservazione delle autorità competenti mentre procedono le indagini per fare chiarezza sull’accaduto e valutare eventuali responsabilità.

Italia Viva lancia raccolta firme per sfiduciare Emiliano, Renzi all’attacco: “Il presidente della Puglia è il passato”

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha annunciato oggi a Bari l’avvio di una campagna di raccolta firme per una mozione di sfiducia nei confronti di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Renzi ha chiarito che questa mossa non è motivata da questioni giudiziarie, bensì dalle divergenze di posizione su tematiche fondamentali come Xylella, Ilva, Tap e buona scuola.

“Nel nostro Paese, chi rappresenta il passato non può guidare il futuro”, ha dichiarato Renzi durante una conferenza stampa tenuta insieme all’ex ministra Teresa Bellanova e al presidente regionale di Italia Viva, Massimiliano Stellato. Renzi ha criticato aspramente le posizioni di Emiliano su queste tematiche, sottolineando che Italia Viva ha cercato di portare avanti una visione differente per il futuro della Puglia.

In particolare, Renzi ha citato il progetto Tap, sostenendo che l’approvazione di quest’ultimo ha garantito sovranità energetica al Mezzogiorno senza compromettere la bellezza della spiaggia di Melendugno. “Emiliano ha fallito nel rappresentare gli interessi futuri della Puglia”, ha affermato Renzi, aggiungendo che il presidente regionale è stato salvato da voti provenienti da esponenti come Giuseppe Conte e Carlo Calenda.

Secondo Renzi, la permanenza di Emiliano al governo della Regione Puglia rappresenta un ostacolo per lo sviluppo della regione e per il suo inserimento in un contesto europeo più ampio. “Gli Stati Uniti d’Europa hanno bisogno di leader coraggiosi e credibili”, ha sottolineato Renzi, “e Michele Emiliano rappresenta il passato”.

Questa mossa politica di Renzi segna un momento di forte opposizione nei confronti di Emiliano e, allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per Italia Viva di delineare una nuova direzione per il futuro della Puglia. La campagna di raccolta firme avviata oggi da Renzi potrebbe avere conseguenze significative sul panorama politico regionale, aprendo la strada a possibili cambiamenti e nuove leadership.

Diodato vince il Premio Amnesty Big per “La mia terra”

Diodato, con la canzone “La mia terra”, è il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2024 nella sezione Big, assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.

Il brano, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino e vincitore del David di Donatello per la categoria “miglior canzone originale”, è un omaggio alla città di Taranto: passando dal mito, alle origini e alla sua storia, racconta una città colpita dall’ingiustizia e dal desiderio del suo popolo di rialzarsi.

“È un grande onore ricevere questo riconoscimento da Amnesty International Italia e sono davvero felice che arrivi con il brano ‘La mia terra’” – ha dichiarato Diodato – “La questione tarantina è stata spesso relegata a una pura problematica lavorativa, occupazionale, nascondendo il vero nocciolo della questione e cioè i diritti umani. Sono soprattutto questi a essere violati continuamente nella mia città. Il disastro ambientale e la violenza verso gli esseri viventi è sicuramente il tema principale da cui partire. La bellezza che la mia terra continua a mostrare nonostante tutto è un monito che lancia a noi tutti è richiesta d’amore e di giustizia. Ringrazio Amnesty anche per essere da sempre al fianco dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, venendo sul nostro palco a dar voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti”.

“’La mia terra’ non è solo una dedica struggente alla città di Taranto, ma è un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. È una canzone delicata che, partendo da Taranto, ci fa arrivare alla ricerca di quei diritti fondamentali, come quello a potersi spostare, a vivere in un luogo sicuro, a vivere una vita degna di essere vissuta”, ha commentato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.

 

Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, giunto alla sua 22ª edizione, è stato creato nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana.

In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Appino con “È solo una bomba”, Vinicio Capossela con “La crociata dei bambini”, Drusilla Foer con “Tanatosi”, Giancane con “Sei in un paese meraviglioso”, Giorgia con “Senza confine”, Levante con “Capitale mio capitale”, i Modena City Ramblers con “Mediterranea”, Tananai con “Tango” e Margherita Vicario con “Magia”.

Nelle precedenti edizioni hanno vinto il Premio Amnesty, sezione Big: “Il mio nemico” di Daniele Silvestri (2003);“Pane e coraggio” di Ivano Fossati (2004); “Ebano” dei Modena City Ramblers (2005); “Rwanda” di Paola Turci (2006); “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani (2007); “Canenero” dei Subsonica (2008); “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela (2009); “Mio zio” di Carmen Consoli (2010); “Genova Brucia” di Simone Cristicchi (2011); “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia (2012); “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini (2013); “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè (2014); “Scendi giù” di Alessandro Mannarino (2015); “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato (2016); “Ballata triste” di Nada (2017); “L’uomo nero” di Brunori Sas (2018); “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote (2019); “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi (2020); “Dalle mie parti” dei Negramaro (2021); nuovamente Carmen Consoli con “L’uomo nero” (2022); “Severodonetsk” di Manuel Agnelli (2023).

“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty è la casa della musica e dei diritti umani” ricorda Michele Lionello, direttore artistico del festival. “La musica è uno degli strumenti più potenti per comunicare un messaggio forte e chiaro come quello della difesa e della promozione dei diritti umani. Gli artisti del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ed Emergenti sapranno farci riflettere e cantare attraverso uno spaccato della migliore musica italiana. Canteranno per prendere posizione contro la guerra, per esprimere solidarietà, per parlare di amore e fratellanza, per raccontare un sogno di uguaglianza e pace, per ammonirci di rispettare l’ambiente e la dignità umana”.

 

La cerimonia di premiazione di Diodato sarà il momento clou della 27ª edizione del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, che si svolgerà a Rovigo dal 19 al 21 luglio.

Durante l’evento avranno luogo anche le finali del Premio Amnesty International Italia nella categoria Emergenti, con otto proposte artistiche selezionate per quest’anno. Venerdì 19 luglio, nella prima semifinale, saliranno sul palco Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina”, e i Turbospettro da Milano con “2030”. Sabato 20 luglio, nella seconda semifinale, si esibiranno Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Infine, domenica 21, si terrà la finale con i cinque migliori semifinalisti.

Durante la tre giorni di musica e diritti umani, si terranno altri appuntamenti con ospiti speciali, talk e molte altre iniziative che contribuiranno alla realizzazione della Settimana dei diritti umani, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Il calendario, che verrà aggiornato nelle prossime settimane, sarà arricchito da numerosi eventi, sia pomeridiani che serali, ad ingresso gratuito.

Brindisi, in arrivo il G7: investimento di un milione di euro

In vista del prossimo G7 che si terrà a Borgo Egnazia, Fasano, dal 13 al 15 giugno, è stato approvato un ulteriore progetto di un milione di euro per la manutenzione stradale nella provincia di Brindisi.

Il progetto si concentra principalmente sulla città di Brindisi, che ospiterà la prima cena ufficiale del vertice il 13 giugno presso il Castello Svevo, con la presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’intervento prevede il rifacimento di tratti stradali lungo Contrada Baroncino, nelle vicinanze dell’aeroporto, e lungo la provinciale per San Vito dei Normanni, nell’area del Castello Svevo.

L’aggiudicazione di questi lavori è attesa nei prossimi giorni, con la procedura legata all’appalto gestita dalla Provincia di Brindisi. Nel frattempo, sono già in corso di esecuzione le opere di manutenzione stradale straordinaria relative ai tre lotti già assegnati nell’area di Savelletri, sul litorale di Fasano, a poche centinaia di metri dalla sede del vertice mondiale.

Questi investimenti mirano a garantire un’adeguata infrastruttura stradale per l’importante evento internazionale, contribuendo così a facilitare gli spostamenti dei partecipanti e a garantire il buon funzionamento delle attività legate al G7.

Bari, prostituzione minorile: arrestate 8 persone. Domiciliari anche per due clienti.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari hanno portato oggi all’esecuzione di dieci misure cautelari in seguito alla denuncia di una madre coraggiosa. La donna ha segnalato alle autorità sospetti di sfruttamento minorile, che hanno poi condotto approfondite indagini sulla questione. Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile di Bari nel marzo 2022, a seguito della denuncia presentata dalla mamma di una 16enne.

Secondo quanto emerso, alcune ragazze minorenni sarebbero state costrette alla prostituzione in strutture di lusso nelle provincia di Bari e Bat, sotto la promessa di facili guadagni. Questo triste scenario ha scosso la comunità locale e ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla protezione dei giovani vulnerabili.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è stato cruciale nel fermare questa attività criminale e nel proteggere le vittime coinvolte. 

Il Gip del tribunale di Bari su richiesta della Procura, ha emesso i provvedimenti restrittivi a Bari, Trani, Lecce e Roma. Quattro donne, rispettivamente di anni 35, 21, 25 e 24, un 29enne un 25enne barese sono stati arrestati e condotti in carcere, con l’accusa di “aver indotto, favorito, sfruttato, gestito ed organizzato la prostituzione di tre ragazze minori, traendo un ingente guadagno dalle prestazioni sessuali offerte, a pagamento, ad una pluralità di clienti”.

Arresti domiciliari anche per due clienti, di 47 e 42 anni, rei di aver consumato rapporti sessuali in cambio di denaro, pur essendo a consocenza della minore d’età delle ragazze. Altra denuncia per altri due soggetti, un uomo di 55 anni, e uno di un 45, gestore della struttura che veniva utilizzata per gli incontri. Ogni singolo incontro veniva pagato centinaia di euro.

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