In via Sparano, davanti alla chiesa San Ferdinando, i lavoratori del settore pubblico e del privato preposto all’erogazione di servizi pubblici scioperano per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, che si concluderà alla fine di maggio.

La protesta, nell’ambito del programma nazionale unitario di mobilitazione, parte dopo la firma dell’intesa sui quattro comparti. Alla protesta si sono uniti anche i segretari generali provinciali e nazionali di Cgil, Cisl e Uil, oltre a una serie di sigle sindacali non confederate

“Dopo otto anni di attesa per il rinnovo del contratto e l’unificazione sui quattro comparti voluta dall’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni n.d.r.) – spiega Nicola Carnevale, segretario regionale UIL FPL Sanità il governo non ha più scuse per tenere illegittimamente bloccata la contrattazione”.

Bari è solo una tappa della mobilitazione che si sta tenendo in diversi capoluoghi di regione, in tutta Italia. Se lo sciopero non dovesse sortire il risultato sperato, spiegano i sindacati, la prossima mossa sarà una mobilitazione generale direttamente a Roma.