Lo aveva annunciato proprio all’inizio del suo mandato: la sostituzione del Comandante dei Vigili Urbani Stefano Donati sembrava imminente. A distanza di quasi un anno, non è ancora successo. Solo rumors che non trovano conferme.

Per la verità le promesse disattese da Antonio Decaro sono anche altre, una per tutte la disastrosa condizione dell’Amtab, che non accenna a migliorare, nonostante l’impegno finanziario di ricapitazzarla a spese della comunità.

Ma il cambio della guardia al vertice della Municipale sta assumendo i toni al calor bianco della vera urgenza. All’interno del corpo le difficoltà sono evidenti. La leadership, se così possiamo definirla, appare deficitaria e poco organizzata. E a soffrirne sono soprattutto gli stessi agenti, bersagliati quotidianamente dalla stessa caotica vita urbana, e da una cittadinanza che troppo spesso non fa il proprio dovere.

Non si capisce perchè questo cambio non avvenga ancora. Eppure i nomi non mancano, alcuni dei quali provengono dall’interno del corpo e garantiscono esperienza e conoscenza della città e delle sue particolarità.

Una presenza meglio organizzata e più “visibile” da parte della cittadinanza, sarebbe sicuramente un deterrente ai tanti episodi di vandalismo, incivlità, spesso violenza, come accade con le microbande di ragazzini e in genere minorenni, che hanno ravvivato la cronaca negli ultimi mesi.

Inoltre, non si comprende per quale motivo non si ricorra con maggiore frequenza e costanza alla videosorveglianza, come accade in altre città anche più piccole di Bari. Un servizio che potrebbe essere espletato in house per esempio dalla Multiservizi, che già sorveglia così alcune zone della città, zone dove i casi di vandalismo o di inciviltà appaiono nettamente inferiori alla media e che ha costi mensili competitivi.

Lo sfregio compiuto sulle mura sacre, alla fede e all’arte, della Basilica di San Nicola, sembra davvero un segnale di non ritorno: chi lo ha fatto, deve aver avuto la certezza di una piena onnipotenza, e dunque di una completa immunità e impunità.

Che corrisponde alla desolazione di una cittadinanza spesso distratta, superficiale e dunque impotente e incapace di ipotizzare una Bari diversa, civile, educata ed educante. Che si chiede a cosa possa servire una Municipale invisibile e inefficace, dove la catena di comando, da tempo ormai, sembra essersi arrugginita.