A distanza di un mese dall’incendio che distrusse del tutto quasi otto furgoni il pomeriggio di domenica 27 giugno all’interno di una nota autorimessa, la notte di lunedì 2 agosto c’è stato un altro incendio, sempre in un’autorimessa alla periferia di Andria.

Nel caso del 27 giugno, l’autorimessa era principalmente utilizzata dagli ambulanti andriesi che vi ricoverano i propri mezzi pesanti, pieni di merce. Anche questa volta a farne le spese sono stati gli Ambulanti che hanno visto distrutti i propri mezzi e la merce, contenuta sia nei furgoni che nei capannoni.

Anche in questo caso, la reazione dell’Associazione di Rappresentanza CasAmbulanti è stata immediata. In occasione dell’incendio del 27 giugno infatti, era stata messa in moto una mastodontica campagna di sensibilizzazione che era riuscita a raccogliere tantissime risorse economiche regolarmente trasferite ai danneggiati.

La raccolta aveva consentito loro l’immediata ripartenza delle attività lavorative. Il Presidente Savino Montaruli, appresa la notizia dell’incendio nell’autorimessa in via Canosa, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Un’altra sciagura si abbatte su un comparto che continua a soffrire pesantemente a causa di una serie di eventi concomitanti che stanno mettendo sul lastrico i lavoratori del settore. Se a ciò si aggiungano questi eventi disastrosi che stanno distruggendo mezzi e merci appartenenti ad Ambulanti andriesi allora sembra che il destino si stia accanendo contro la categoria. Forse non si tratta solo del destino ma di situazioni che andrebbero approfondite analiticamente perché diano le risposte che tutti attendono”.

“Oltre alla vicinanza al vigile – ha continuato – del fuoco che sarebbe rimasto lievemente ferito durante le operazioni di soccorso, la nostra solidarietà e affetto agli Ambulanti che subiscono il duro colpo di veder distrutti i loro beni. Situazioni che contribuiscono ad alimentare quel clima di sfiducia e di scollamento tra la società e quelle forze istituzionali che dovrebbero mettere in campo tutte le misure necessarie volte ad evitare, soprattutto attraverso la prevenzione, che tutto ciò continui ad accadere.

In conclusione Montaruli di CasAmbulanti ha parlato delle persone coinvolte: “Stiamo avendo contatti con le vittime di quest’altra sciagura per appurare l’entità del danno, certi che anche in questa circostanza saremo vicini a chi proprio non riesce a godere di piccoli momenti di serenità in un contesto sociale che ci sta portando tutti ad uno stato di demoralizzazione estremo e ad una condizione psicologica delicatissima i cui effetti dovrebbero davvero interessare tutti, specie coloro che, occupando postazioni di potere, non si degnano neppure di far sentire il minimo segnale di solidarietà e vicinanza di fronte a queste tragedie”.