Che il 118 barese sia una chiavica è cosa nota, lo scriviamo e denunciamo da tempo, supportati da documenti, immagini, denunce e compagnia cantando. Non parliamo della preparazione degli operatori, ma della organizzazione del servizio di emergenza urgenza. A dirlo, in realtà, non siamo solo noi, i soliti giornalisti bastian contrari che devono per forza parlare male degli altri, bensì gli stessi operatori per voce dei sindacati.

A distanza di un mese, trascorso senza risposta, la FP Cgil ha preso carta e penna per dire basta, così non si può più andare avanti, soprattutto non si può continuare con questo silenzio assordante da parte della Asl che ormai, dice l’organizzazione sindacale, non risponde neanche più alle richieste di confronto, chiarimenti, neppure ai tanti suggerimenti per migliorare il servizio più volte avanzati. Da qui l’ultimatum al direttore generale della Asl di Bari Vito Montanaro: se non risponde entro 7 giorni dall’ennesima richiesta datata 27 maggio, allora sarà mobilitazione generale.

Basta con la cronica carenza di personale infermieristico, basta coi turni massacranti spesso coperti con lo straordinario anche in violazione della Legge, basta coi locali di alcune postazioni 118 non a norma, basta con queste e tante altre “lacune” organizzative del servizio. Senza risposte, allora sarà sciopero e denuncia alle autorità competenti.