Una smisurata esplosione di energia, per la serata di ieri in replica oggi 7 dicembre al Palaflorio di Bari, è stata quella del rocker di Correggio Luciano Ligabue, in tour (prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa) nei palazzetti dello sport italiani per suonare dal vivo un gran numero di brani del suo nuovo album “Dedicato a noi”.

Ligabue esordisce con “noi”, riferendosi così a lui e ai suoi grandi fan che lo hanno costantemente seguito e mai abbandonato durante gli anni, a partire dal 1990 con il primo album, occasione in cui si sono riunite migliaia di persone a Campovolo, fino ad oggi. I brani cantanti hanno riesumato i momenti più belli trascorsi insieme, anche in compagnia di grandi e storici musicisti che lo hanno accompagnato in questo lungo percorso come Fede Poggipollini e Max Cottafavi alle chitarre con Niccolò Bossini l’altro evergreen Luciano Luisi alle tastiere, e poi Ivano Zanotti alla batteria e Davide Pezzin al basso. Gli anni passano per il gran rocker che instancabilmente sale sul palco con la grinta di un ragazzino, che fa saltare il suo popolo con Urlando contro il Cielo e Balliamo sul mondo.

Ligabue ha presentato un brano dopo l’altro, con grande adrenalina ed energia, come Eri bellissima, Balliamo sul mondo, I ragazzi sono in giro, I duri hanno due cuori, Marlon Brando è sempre lui, Si viene e si va, Sulla mia strada, intervallate dalle lacrime versate per Non è tempo per noi, Piccola stella senza cielo, Ti sento, Lettera a G e l’emozionante A modo tuo. E poi di nuovo piede sull’acceleratore con Happy hour, Tra palco e realtà e l’intramontabile Certe notti.

Nell’ultimo album è presente un concetto ampio di collettività in crisi. Si tratta di paure del presente, si contesta un politica inconciliabile con le necessità ed esigenze della gente, un futuro nelle mani di pochi, come manifestato in apertura con Niente piano B e con le scritte in sovrimpressione prima della più antica Libera nos a malo. Durante il concerto ha prevalso anche la leggerezza, con l’appassionata La metà della mela, ora in radio, che narra dell’amore altalenante, e Riderai che ridimensiona le problematiche ricorrenti. Il gran finale, con un brano clamoroso, liberatorio e stupefacente Urlando contro il cielo.

Peccato che nel cambio di data, causa raffreddore di Liga, si siano persi tanti biglietti venduti. Dal sold out annunciato in verità il parterre era ancora libero e i biglietti erano in vendita fino alla chiusura del botteghino.

Video e foto Marica Bottalico. Grazie a Liliana Peragine.