La cardiopatia cronica costituisce una causa frequente di morbilità, ospedalizzazione ed elevata domanda di assistenza sanitaria. Richiede l’apporto di diverse figure professionali, a tutt’oggi operanti in modo assolutamente discontinuo e non coordinato. Tutto ciò si traduce in un eccessivo ricorso alla medicina difensiva con l’invio del paziente al pronto soccorso, cui segue spesso un inappropriato ricovero.

La risposta alla mancata ospedalizzazione è un’eccessiva richiesta di analisi cliniche, consulenze specialistiche ed indagini diagnostiche, talora inappropriate e non finalizzate alla reale cura del malato. Le conseguenze sono incremento delle liste d’attesa, aumento della spesa sanitaria, disagio per pazienti e familiari.

L’evento, patrocinato dall’ASL Ba, dall’ANCE, la società scientifica della Cardiologia del territorio, dal Comune, dall’Università degli studi e dall’Ordine dei Medici di Bari, ha per obiettivo, come afferma la dott.ssa Annamaria De Giosa, dirigente cardiologo dell’ASL BA e responsabile della segreteria scientifica, quello di mostrare come la possibilità di un intervento assistenziale integrato e continuo, ospedale-territorio, permette di fornire al malato le cure più idonee, anche a domicilio.

Saranno presentati a tutti i medici (Cardiologi Ospedalieri, Cardiologi del Territorio e Medici di Medicina Generale) una serie di strumenti e supporti, per esempio linee guida condivise, che consentiranno di svolgere al meglio il loro compito assistenziale. Una gestione integrata e continua migliora la qualità di vita di questi difficili pazienti, con significativa riduzione delle giornate di degenza e della spesa sanitaria regionale.

Altro aspetto importante del simposio è saper determinare le comorbilità, gli aspetti preclinici, le priorità e l’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni cardiologiche. Il dott. Riccardo Guglielmi, responsabile delle attività cardiologiche ambulatoriali del Policlinico di Bari, pone l’accento sulla valenza medico legale di tali problematiche e sul ruolo strategico del territorio.

Il medico deve operare con tranquillità e serenità per non cadere nella trappola della “malpractice”. E’ importante proporre agli amministratori ed ai politici regole di semplificazione e di facilitazione per l’accesso ai servizi, ma è necessario che si stipulino protocolli gestionali condivisi e sottoscritti.

Seminari interattivi ed una tavola rotonda per discutere di eliminazione di sprechi e riduzione di spesa, superamento delle prassi obsolete ed incongrue dell’attuale sistema organizzativo che, purtroppo, risponde poco alla richiesta di salute dell’utenza al fine di ottenere un sistema efficiente ed efficace che garantisca prestazioni e cure migliori. Questo è quanto si aspettano i cittadini pugliesi nel III millennio da una classe medica preparata e da amministratori e politici attenti ai bisogni di salute dell’utenza.

(Comunicato stampa del dott. Riccardo Guglielmi)