A venti anni esatti dall’uscita di Independence Day, storico disaster movie diretto da Roland Emmerich, nel quale una razza aliena, mostruosa e parassita, invadeva la Terra, distruggendo buona parte degli Stati Uniti d’America e del resto del pianeta, per poi essere sconfitta grazie a un erudito quanto bizzarro piano messo in atto da un gruppo di coraggiosi uomini, tra soldati, scienziati e politici (oltre all’”uomo comune”, immancabile eroe di questo genere cinematografico degli anni ’90), è tempo di rivincita. Ma per chi?

A due decenni dal primo tentativo d’invasione, molte cose sono cambiate per l’umanità, che è riuscita a rispondere unita contro un nemico comune. Tale unità ha resistito sostanzialmente incolume per anni, e i terrestri sono persino stati in grado di trarre un significativo vantaggio da tali eventi, grazie allo studio della tecnologia aliena degli invasori, che è stata incorporata alla nostra, permettendone un significativo passo avanti. L’umanità del 2016 dell’universo narrativo di Independence Day appare più avanzata e unita rispetto alla nostra, oltre che pronta a respingere senza apparenti difficoltà un eventuale, nuovo attacco.

Attacco che non tarda a giungere, proprio il giorno dell’anniversario dei vent’anni del precedente: il problema è che questa volta gli alieni decideranno di attaccare davvero in forze, presentandosi con una potenza di fuoco al cui confronto quella del precedente tentativo d’invasione era nulla. Riuscirà l’umanità a salvarsi?

Ma certo che ci riuscirà, come sempre in questi casi. La domanda è più che mai retorica nel caso di Independence Day – Rigenerazione, una pellicola tanto inutile quanto pensata, scritta e girata male. A vent’anni di distanza, non erano in pochi ad attendere il sequel di quella che, nonostante nessuno abbia mai gridato al capolavoro, è divenuto un cult della cinematografia commerciale di fantascienza. Purtroppo, però, questo film non ripaga le attese, affossandole tutte, senza possibilità di replica. La sensazione è che tutti coloro impegnatisi nella realizzazione di questo lungometraggio, Emmerich in testa, si siano fatti trasportare più dalla voglia di dare un sequel al primo capitolo, che da un’idea coerente e a tutto tondo di film in grado di poter esistere dignitosamente in maniera a sé stante. In soldoni, in questa pellicola tutto è reso più grande, dall’astronave madre degli alieni (grossa quanto uno Stato), agli stessi nemici, che copiano le dimensioni a Godzilla, King Kong o qualche altro kaiju del cinema orientale. Ma fare tutto più in grande non corrisponde a fare tutto bene, o semplicemente a “fare cinema”. E questo sorvolando su quello che potrebbe essere un clamoroso buco narrativo: come mai gli alieni attaccano esattamente dopo vent’anni, il 4 luglio 1996 e 2016? Calcolano il tempo come gli abitanti della Terra? Se così fosse, in un universo infinito, sarebbe davvero una coincidenza pazzesca.

Nemmeno il buon cast, nel quale spiccano attori come Jeff Goldblum e Charlotte Gainsbourg, oltre ai giovani Liam Hemsworth e Jessie T. Usher, riesce a regalare qualche emozione, complice la fallace fase di scrittura e caratterizzazione dei personaggi, che sembrano “in cerca di autore” (per fare una citazione colta), oltre che assolutamente stereotipati e macchiettistici.

Independence Day – Rigenerazione è un film francamente brutto, e la cosa dispiace non poco. Pur nella sua quasi totale inutilità, però, si evidenziano un paio di temi ed elementi narrativi che avrebbero potuto migliorare la pellicola, se sfruttate e approfondite a dovere (cosa che ovviamente non viene fatta). La prima è quella che vede la nascita di un mondo nuovo, all’indomani del primo attacco: un mondo nel quale le divisioni etniche (e presumibilmente religiose) sono più sottili che mai, quasi nulle, un mondo fiorente e avanzato, grazie alla tecnologia lasciata involontariamente come retaggio dai nemici. Sarebbe stato interessante vederne e saperne di più di questa realtà mondiale unificata, così come immaginato già alla fine degli anni Ottanta da Alan Moore nella storica graphic novel Watchmen.

Bello, e anche qui meritevole di un approfondimento (mancato), il rapporto omosessuale tra i due personaggi del Dottor Okun e del Dottor Isaacs, la cui relazione è finalmente esplicitata, così come viene ampliato il loro ruolo in questo sequel. Sono questi, alla fin fine, i personaggi più interessanti del film, gli unici a esprimere vera umanità, gli unici ai quali lo spettatore si aggrappa per non affogare in un mare di niente.

SCHEDA TECNICA

Titolo: Independence Day – Rigenerazione

Regia: Roland Emmerich

Sceneggiatura: Nicolas Wright, James A. Woods, Dean Devlin, Roland Emmerich e James Vanderbilt

Cast: Liam Hemsworth, Jeff Goldblum, Jessie T. Usher, Bill Pullman, Maika Monroe, William Fichtner e Charlotte Gainsbourg

Genere: Fantascienza, Azione

Durata: 120 min.

Data di uscita: 8 settembre 2016