L’autore presenta Francesco non come un “nuovo”, ma come un “figlio” immutato del Dio altrettanto immutato che ha incontrato a diciassette anni dopo una confessione; e come il frutto di una visione della fede cristiana e della Chiesa in cui si compenetrano l’uno con l’altro il passato, il presente e il futuro.

(dalla Prefazione di Beppe del Colle)

«Dieci paragrafi in cui Fratel MichaelDavide ha diviso le sue considerazioni sui primi atti di papa Francesco dopo la sua elezione e la sua instaurazione come Vescovo di Roma in Laterano»: così nella prefazione il giornalista Beppe del Colle riassume la struttura del piccolo volume Papa Francesco: la rivoluzione dei gesti (edizioni la meridiana, collana paginealtre, pp. 112, Euro 14,00), scritto dal monaco benedettino Michael Davide Semeraro.
Dalla cronaca del gabbiano appollaiato sul comignolo della Cappella Sistina in attesa della fumata bianca, giungendo ad una riflessione sulle analogie fra il papato di Francesco e le vocazioni che nei secoli hanno sostenuto i compiti loro affidati nella guida e nel servizio della Chiesa. Molti i riferimenti e le citazioni di importanti pensatori che, nella riflessione dell’autore, possono sostenere il percorso riformista di Francesco: spiccano Ignazio di Antiochia e Michel de Certeau, quest’ultimo tra i contemporanei più vicini al sentire del Pontefice (come emerge dalla recentissima intervista a cura di Antonio Spadaro pubblicata su “La Civiltà Cattolica”, 19 settembre 2013). Importante, inoltre, il parallelismo con due illustri predecessori: Giovanni Paolo II per la comune domanda di riconoscimento della dignità delle persone (si vedano, nella stessa intervista, l’apertura verso gli omosessuali o, più di recente, verso i divorziati all’interno della Chiesa) e San Gregorio Magno, desideroso di “condurre tutti a Dio con un cuore di vero padre che conduce al Padre” attraverso il continuo scambio pastore-gregge.
Forse la sfida più grande che papa Francesco si accinge ad affrontare è il riordino del Patrimonium sancti Petri. Significativa, in questo senso, è l’introduzione al volume affidata a mons. Marcello Semeraro, Segretario della Commissione dei Cardinali per la Riforma della Curia romana. La scelta di Fratel MichaelDavide di “sostare sui gesti e le parole” del nuovo Papa per l’arco temporale tra la sua elezione e l’insediamento sulla Cattedra di Pietro, indica la scelta di indagare sul tempo del ‘principio’, l’illud tempus, la nascita, e in questo «raccogliere i tanti fili che hanno intessuto la storia della Chiesa e raccoglierli in un’unica, grata memoria»: da santi antichi come Francesco a recenti come Charles de Foucauld, a testimoni amati come il card. Martini e don Tonino Bello, figura a cui spesso si fa riferimento per l’immagine della “Chiesa del grembiule” così cara anche al nuovo Pontefice.
Queste pagine, come scrive mons. Semeraro, «ci aiuteranno a ricordare che in quei giorni – in illo tempore – noi c’eravamo».

Con le edizioni la meridiana Fratel MichaelDavide Semeraro ha già pubblicato Etty Hillesum: Dio matura. Un viaggio in quaranta tappe (2005), Le donne di San Benedetto (2005), Rut, donna altra (2007), Patire le beatitudini (2010) e Caro Giobbe (2012). Inoltre, assieme al musicista Michele Lobaccaro ha realizzato I suoni dell’altro. Le musiche dell’Ascesi (libro + cd, 2012).