Svolta nelle indagini sulla morte di Francesco Vitale, il Pr barese detto “Ciccio barbuto”, precipitato da un palazzo in via Pescaglia, nel quartiere Magliana di Roma, il 22 febbraio scorso. Dopo il fermo di un 37enne romano nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato una seconda persona, un 48enne della Capitale. L’uomo è gravemente indiziato del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante del decesso della vittima. Il 48enne è stato rintracciato nella serata di ieri, mercoledì 8 marzo, sulla via Pontina a Pomezia dal Nucleo Investigativo di Roma. Il fermo è avvenuto dopo una intensa attività di ricerca ed è il risultato della collaborazione con il Reparto Territoriale di Aprilia e con le Compagnie di Roma Eur e Pomezia. La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Roma ha emesso il decreto di fermo. L’uomo si trova ora nel carcere di Regina Coeli. L’accusa a suo carico è di aver sequestrato Vitale, insieme al 37enne, nella notte tra il 21 e 22 febbraio scorsi, e di essersi dato alla fuga dopo la morte del Pr barese.