Ieri, nel pomeriggio, i militari di Carovigno hanno sequestrato un fucile da caccia a casa di Cosimo Calò, 83 anni.

All’uomo era già stato sequestrato un primo fucile mercoledì scorso, 1 marzo, pare legalmente detenuto. La prima perquisizione a casa di Cosimo Calò è stata effettuata proprio in quella circostanza quando il cadavere del fratello, Antonio, e della moglie, Caterina Martucci, sono stati ritrovati nella loro abitazione nelle campagne di Serranova, frazione di Carovigno.

Un duplice omicidio per i due coniugi, uccisi con tre fucilate (due alla donna e una all’uomo).

Attualmente Cosimo Calò si trova nella caserma dei carabinieri a San Vito dei Normanni. Non è ancora chiaro il movente del duplice omicidio ma una delle piste seguite dagli inquirenti è quella legata a dissapori in ambito familiare per questioni di terreni ed eredità.

A tal proposito, è importante specificare che proprio il giorno dell’omicidio Antonio Calò con un altro fratello, Carmelo, dovevano concordare con un avvocato alcuni dettagli circa la questione dell’eredità di un’abitazione lasciata ad Antonio da un altro fratello, Angelo, deceduto due anni fa.