Una missione pugliese grazie alla quale sono state messe in salvo quattro mamme e otto bambini in fuga dall’Ucraina. Sono arrivati ieri, 30 aprile, a Bari dopo essere stati prelevati in Polonia. Quattro bambini necessitano di cure in Ospedale e verranno ricoverati al Giovanni XXIII insieme alle loro mamme. “L’operazione di trasferimento in aereo è andata a buon fine: il nostro personale, guidato dal dott. Felice Spaccavento e composto dall’infermiera Giuseppina Muggeo e dalla mediatrice culturale della Regione Puglia Karina Pershyna, si è recato questa mattina (ieri, ndr) da Bari in Polonia, in prossimità del confine con l’Ucraina, a prenderli. Siamo pronti a dare loro tutte le cure e l’assistenza di cui hanno bisogno. Ringrazio tutti coloro che sono al lavoro per dare supporto e accoglienza”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Un ATR42 della Guardia Costiera di Catania è partito da Bari ieri mattina alle 9,30 verso l’aeroporto di Rzesow in Polonia, a circa 70 km dal confine con l’Ucraina, per poi ripartire nel primo pomeriggio e atterrare alle 17,30 all’aeroporto di Bari-Palese, con a bordo il gruppo di 12 rifugiati. La missione è stata condotta in coordinamento con il Servizio di emergenza territoriale 118, per i necessari trasferimenti, e con il Policlinico di Bari, che si occuperà delle cure da prestare a quattro piccoli ucraini, vista la loro condizione di fragilità, nell’Ospedale Giovanni XXIII. I quattro piccoli pazienti, dai 10 ai 16 anni con patologia diabetica, sono stati ricoverati presso il reparto di malattie metaboliche dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII e sono assistiti dagli specialisti diabetologi del reparto Maurizio Delvecchio ed Elvira Piccinno. Con loro sono state ricoverate anche le rispettive mamme e la sorellina piccola di uno dei pazienti per evitare che stesse lontana dalla madre. I restanti minori saranno ospitati in due comunità, a Molfetta e Barletta.

“È stata una delle esperienze più toccanti della mia vita – ha dichiarato il dott. Felice Spaccavento – ho visto nei loro occhi la paura, il timore, la drammaticità della guerra che era lì, a pochi chilometri di distanza. Sono orgoglioso di aver portato il mio team dalla Puglia ed essere riuscito a recuperare questi bambini che finalmente, forse, potranno tornare a sorridere un po’ di più nonostante quello che hanno subito”. “Finora abbiamo garantito assistenza e cure specialistiche a 9 piccoli pazienti provenienti dall’Ucraina – spiega il direttore sanitario del presidio Giovanni XXIII Livio Melpignano– i nostri professionisti sono impegnati ad assicurare alle famiglie in fuga dalla guerra anche l’assistenza psicologica necessaria a chi ha subito traumi importanti. L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII rappresenta un riferimento certo nella cura dei minori per il sistema sanitario regionale”. “Ringrazio i nostri operatori – dichiara Antonio Sanguedolce direttore generale Asl Bari – che, anche in questa occasione straordinaria, sono stati prontissimi a prestare la loro opera in un teatro internazionale così complesso. La ASL Bari è e resta a disposizione del sistema sanitario regionale per offrire assistenza ai rifugiati ucraini, in ogni occasione che si presenterà e con tutte le strutture e il personale necessari”. “Il Policlinico di Bari con l’ospedale pediatrico mette a disposizione posti letto e cure specialistiche insieme all’equipe di psicologi che seguono i piccoli pazienti con le mamme provenienti dall’Ucraina nello spirito di accoglienza e solidarietà che è alla base del servizio sanitario” dichiara Giovanni Migliore, direttore generale del Policlinico di Bari.