I vigili arrivano ed i venditori abusivi se ne vanno, poi sono gli agenti ad andare via e gli abusivi ritornano. Più che una lotta alla contraffazione, ormai nei mercati rionali sembra di assistere al più classico degli inseguimenti alla “guardie e ladri”, salvo i blitz ed i sequestri una tantum. La verità è tremenda: le armi a disposizione dei tutori della legge sono spuntate. Il personale non è sufficiente per tenere testa a tutte le esigenze del territorio. Siamo al mercato in via De Ribera, al San Paolo, ma la sarebbe potuto essere il mercato di un qualunque quartiere barese.

Ogni giorno la Polizia Municipale intima ai venditori ambulanti di allontanarsi, ma come accade la stragrande maggioranza delle volte, l’abusivo cede la merce al “collega”, che intanto si è allontanato e quindi non ci sono i presupposti per fare nulla. Insomma, una lotta spesso persa in partenza.

Alla vista delle telecamere, spaventati più di quanto non lo fossero per la presenza degli agenti, i venditori hanno reagito a muso duro. Dopo un lungo tira e molla siamo riusciti a convincere tutti, guardie e ladri, che non eravamo andati al mercato per colpevolizzare gli agenti o condannare i commercianti del tarocco, ma solo per cristallizzare un paradosso: loro continuano a rincorrersi e la gente non smette di alimentare il mercato parallelo, quindi sempre più fiorente.

Alla fine, tra una parolaccia e una minaccia velata, siamo riusciti a parlare con un extracomunitario: “Non c’è lavoro, per campare siamo costretti a fare questo – dice al nostro microfono -. Non andiamo a chiedere l’elemosina fuori dai supermercati e non andiamo soprattutto a spacciare. Facciamo questo solo per mangiare, siamo senza alternativa”.