La Provincia di Bari accusata di mala gestio finanziaria. L’ente presieduto da Francesco Schittuli ha infatti ritardato la consegna del Rendiconto Finanziario 2011, su richiesta della Corte dei Conti. Tale domanda, come da documenti, risale al 24 aprile scorso e la Provincia ha inviato il proprio “plico” oltre il termine dei venti giorni a disposizione, e più precisamente il 5 giugno seguente.

E non solo: il Magistrato contabile ha dedotto, dalla lettura dei documenti, che le incombenze alle quali avrebbe dovuto far fronte l’ente provinciale non erano state brillantemente superate. Scendendo nel dettaglio, le criticità riguardano: tardiva approvazione del Rendiconto 2011, presenza di ingenti debiti fuori Bilancio e ripiano perdite della società partecipata Moda Mediterranea Spa in liquidazione.

Inoltre, lo stesso rendiconto sarebbe stato approvato oltre il termine ultimo del 30 aprile 2014 e l’Amministrazione provinciale si è giustificata con la Corte dei Conti adducendo la scusa di un “ritardo dovuto a cause di riaccertamento dei residui attivi e passivi”. Tale frase non è piaciuta all’organo statale, dato che questo tipo di approfondimento è un obbligo di Legge.

Ritornando alle incombenze della Provincia, un dato importante viene dato dal d.l. 174/2012, secondo cui la mancata approvazione del Rendiconto determina la possibilità dello scioglimento dell’Ente stesso. Risaltano inoltre i numeri dei debiti fuori Bilancio, dal 2010 a oggi. Nella succitata annata i debiti si attestano a 3.061.135,14 euro, mentre a fine 2012 sono saliti fino a 4.225.115,65 euro. Considerati anche quelli del 2013, per un ammontare di 147.786,49 euro, la Corte dei Conti ha fatto sapere che “la presenza di debiti costituisce una grave patologia da evitare”.

Si attende ora una risposta da parte del presidente della Provincia Francesco Schittulli, che ha 60 giorni di tempo per trasmettere di nuovo alla Corte dei Conti i provvedimenti che intenderà adottare assieme al Collegio dei Revisori; questo dopo aver visionato la copia della delibera sul Rendiconto, fatta pervenire dall’organo costituzionale a Palazzo di Provincia.