Bari è intrisa di poesia. In via Giulio Petroni, sul muro di un palazzo, campeggia l’enorma scritta: “Se la rosa non si chiamerebbe rosa, Maria sarebbe il nome suo”. Be’, licenza poetica. Ma dalla licenza poetica alla poesia licenziosa il passo è breve.

Capita così che in via Trevisani, mentre giri per un servizio sulla città sporca, possa imbatterti nel poeta della mutanda. Ascoltate, assumendo l’opportuno atteggiamento di rispetto.