Poco più di un anno fa, il 12 marzo 2022, era stato presentato il piano del Parco Costa Sud: un grande parco costiero lungo sei chilometri, che avrebbe connesso il lungomare monumentale novecentesco e le spiagge urbane di Bari con i quartieri collocati a est e a sud del nucleo urbano centrale.

Il progetto di fattibilità tecnica si discuterà, finalmente, lunedì 13 marzo, grazie a un cronoprogramma serrato tra atti amministrativi e tappe in Consiglio comunale. Il progetto è suddiviso in 6 lotti, per i quali sono stati già completati gli accordi quadro, l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per la progettazione definitiva ed esecutiva. L’ultimo in ordine di tempo è l’affidamento del lotto 1 «Pane e Pomodoro» a un raggruppamento di professionisti guidato dal TStudio di Guendalina Salimei, l’architetto che ha firmato il restyling della centralissima via Sparano, nel quale sono previste una nuova rete di percorsi misti ciclo-pedonali, la riqualificazione naturalistica della fascia litoranea, nuove aree attrezzate con parcheggi, punti ristoro e servizi igienici e la ristrutturazione della ex scuola Verga e attuale sede comunale della Ripartizione Personale.

Il lotto 2 Torre Quetta e 3 Torre Carnosa sono quasi simili per la natura degli interventi: si va dai nuovi tracciati stradali della litoranea sino ai percorsi ciclopedonali e al recupero di edifici già esistenti. Di diverso aspetto il lotto 4 Valenzano, che porterà a un settore di rinaturalizzazione dell’alveo dell’omonima lama e a un settore di parco reticolare agricolo. L’impronta più green sarà invece nel lotto 5, il Parco Agricolo Reticolare, con spazi per orti urbani e familiari e aree per il relax, per la sosta di moto e bici e per il tempo libero. Infine il lotto 6, Parco Bellavista, sarà l’area a più alta vocazione sportiva, compresa tra via Gentile e la linea ferroviaria esistente, con l’ obiettivo di riqualificare e  riorganizzare la viabilità e i parcheggi  ed estendere le attrezzature sportive. La tappa in Consiglio comunale dovrà  pronunciarsi tra meno di 10 giorni, con l’apposizione del vincolo di pubblica utilità per procedere con gli espropri.

La delibera esclude per ora i lotti 1 e 3, in pratica le aree di Punta e Perotti e di Torre Carnosa, sulle quali pendono intricate e note battaglie legali e che il Comune potrebbe risolvere con le perequazioni urbanistiche.