La sanità mondiale è nel bel mezzo di una “tempesta perfetta microbica“. Da non molti anni si assiste ormai ad un notevole e rapido aumento dei casi di morte per infezioni contratte durante le degenze ospedaliere.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità rende noto che le infezioni ospedaliere, nonostante ora costituiscano la più frequente e grave complicanza, diventeranno la prima causa di morte dell’assistenza sanitaria.

Allarme rosso anche per la sanità italiana che a causa dell’alta mortalità per infezioni ospedaliere si è passati da 18668 decessi nel 2003 a 49301 decessi nel 2016. In soli 13 anni la mortalità per infezioni ospedaliere è aumentata sia per gli uomini che per le donne, per tutte le fasce d’età, ma in particolare modo per i pazienti con età superiore ai 75 anni. L’Italia, da sola, è responsabile del 25% delle morti per sepsi in tutta Europa.

Le cause di questi aumenti esponenziali sono da ricercare nell’uso spropositato e improprio degli antibiotici che hanno prodotto una forte resistenza di decine di batteri. Inoltre, le case farmaceutiche non investono nella ricerca di nuovi antibiotici, solo 3 negli ultimi 10 anni, in quanto è il farmaco su cui guadagnano meno poiché costa tanto produrlo e la sua durata è limitata proprio a causa della resistenza batterica, il che richiede la scoperta continua di nuovi antibiotici.

I luoghi di cura stanno diventando, così, luoghi di epidemie. È un fenomeno in netta crescita e da non sottovalutare altrimenti si rischia di pagare un costo insostenibile: le operazioni chirurgiche, i trapianti, le cure oncologiche potrebbero diventare difficili forse anche impossibili da praticare. Anche un semplice incidente o un taglio potrebbero fare molta paura.

È necessario quindi acquisire molta consapevolezza del problema e intervenire subito per garantire alle generazioni presenti e a quelle future cure efficaci nel domani.

Le iniziative del Dottor Pasquale Bacco, medico legale, da anni in lotta con una infezione ospedaliera, autore del libro “Particelle cadaveriche“, si inseriscono in questo travagliato e poco confortante panorama e stanno coinvolgendo eccellenze sanitarie, le Università, oltre che istituzioni e librerie come Feltrinelli, Mondadori e LaTerza.