Orsetti, giraffe, koala, farfalle, tanti piccoli animali dei boschi abitano e saltellano su portelloni, tendine, pareti e perfino sulla livrea della nuova ambulanza pediatrica acquistata dal Policlinico di Bari per rendere più sereno e meno traumatico il trasporto dei pazienti più piccini da e verso l’Ospedale Giovanni XXIII. La vettura sanitaria, perfettamente equipaggiata di tutti gli strumenti utili alla rianimazione e al soccorso respiratorio, è stata appositamente studiata per garantire ai minori, dai neonati agli adolescenti, la massima empatia nella cura e nell’assistenza anche in situazioni di evidente urgenza. L’ambulanza permetterà di portare in ospedale anche i fanciulli con necessità di Ossigenazione Extracorporea a membrana (ECMO).

Stampe colorate e simpatici disegni da oggi riempiranno di calore e luce l’ambulanza pediatrica, primo luogo sanitario in cui sia i piccoli pazienti che i loro genitori non avrebbero voluto mai trovarsi. Sicuramente essere accolti su un mezzo in cui vi è una giungla variopinta sullo sfondo di cieli azzurri e arcobaleni servirà in qualche modo a smorzare anche per pochi attimi le preoccupazioni di grandi e piccini, strappando magari anche più di un sorriso.

“È un investimento importante da parte dell’azienda Policlinico per garantire trasferimenti in sicurezza e con tecnologie all’avanguardia dei piccoli pazienti. La presenza di disegni colorati che decorano l’ambulanza, inoltre, fa parte dell’approccio pediatrico nell’assistenza sanitaria e nelle cure: serve a rendere il trasporto meno traumatico a livello psicologico sia per il bambino che per gli adulti”. Queste le parole di Giovanni Migliore, direttore generale del Policlinico di Bari.

“Sempre più spesso abbiamo la necessità di andare a prendere i bambini con particolari necessità di assistenza da alcuni centri, anche fuori regione, o di trasferirli in altre strutture sanitarie. Con questa ambulanza sarà possibile anche trasportare i bambini intubati o attaccati all’Ecmo. La vettura è stata studiata per poter trasportare dai neonati prematuri ai ragazzi di 16 anni fino a 130 chili di peso con una particolare attenzione all’umanizzazione: le decorazioni potranno rendere, per quanto possibile, un po’ più dolce il viaggio in ambulanza”, commenta con entusiasmo Livio Melpignano, direttore medico dell’ospedale Giovanni XXIII.