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Ora è ufficiale: su 133mila operatori sanitari sono circa 5mila i no vax pugliesi. A comunicare il dato è l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. “La percentuale è limitata – spiega -. Ora dovranno ora essere le aziende sanitarie a verificare il motivo della mancata vaccinazione”.

“È un dato inquietante – commenta Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli ordini professionali di categoria -. Siamo su una percentuale poco sotto il 4%, più o meno in linea con il dato italiano nel suo complesso, che è del 5%, ma fa impressione considerare che in Puglia ci sono 5 mila professionisti della sanità non vaccinati”.

“Parliamo di operatori che si occupano della salute e che ritengono di non doversi vaccinare – continua -. Il decreto 44 del 1° aprile scorso prevedeva che le procedure di individuazione dei no vax si esaurissero in dieci giorni e invece le Asl hanno accumulato un ritardo di cinque mesi”.

Un dato che arriva proprio a ridosso della decisione del giudice del lavoro di Brindisi, Emanuela Foggetti, che ha bocciato i ricorsi presentati da due infermieri no vax contro le sospensioni disposte dalla Asl.