Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordine dei medici e dell’Ordine di Bari, lancia l’allarme sulla gestione dell’emergenza sanitaria a causa della seconda ondata di contagi per coronavirus.

Il presidente sottolinea quanto la situazione sia grave e si rischia di perdere il controllo, soprattutto perché, rispetto a marzo, l’emergenza sanitaria non riguarda solo il lodigiano e il bergamasco, ma buona parte delle regioni italiane come la Campania, la Puglia e la Sicilia.

Le misure attuate con il nuovo decreto, secondo Anelli, non hanno spiegato agli italiani l’importanza delle chiusure, generando così diverse proteste da parte dei lavoratori. La decisione di porre un freno alle attività ludiche e del tempo libero e abbassare le saracinesche dei locali alle 18, spiega il presidente dell’ordine dei medici, è legata al fatto che nel giro di 20 giorni, massimo un mese, gli ospedali saranno al collasso e non si potranno più fornire le giuste cure agli ammalati e quindi non si potrà più contenere il contagio.

Anelli, inoltre, ha posto anche la sua attenzione riguardo la situazione che si sta registrando in Puglia. La curva dei contagi, infatti, è in netta salita e i posti letto negli ospedali sono pochi, nonostante la Regione ne abbia aperti altri. Questi ultimi, come rimarca Anelli, si stanno riempiendo rapidamente e si potrebbe arrivare a ciò che sta accadendo al Policlinico che è totalmente bloccato. Se si dovesse arrivare al punto di attivare le strutture modulari della Protezione Civile per ricavare nuovi posti letto, vorrà dire che alla Sanità pugliese la situazione sarà sfuggita di mano.

Il presidente dell’Ordine dei Medici ha voluto anche dare un consiglio alla Regione per riuscire a contenere l’emergenza sanitaria, come ad esempio mettere a lavoro tutti il personale sanitario come i 1500 giovani medici laureati che, non potendo partecipare al concorso di specializzazione, al momento sono in standby. Mentre, invece, potrebbero essere impegnati nelle Usca e nei dipartimenti. Se così facendo la situazione non dovesse migliorare, Anelli suggerisce la chiusura delle scuole e delle attività non essenziali.

Per Anelli un mese di lockdown potrebbe solo servire perché, nonostante le nuove misure del dpcm, la gente continua a uscire e a diffondere così il contagio. Solo riducendo gli incontri tra gli amici, sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici, sanificare le mani e indossare sempre la mascherina, non fare feste ed evitare i luoghi affollati potrebbe essere l’unica soluzione contro il Covid.