“Una tragedia vergognosa che si poteva evitare. Siamo in presenza di un allarme sociale, segno di una intollerabile mancanza di cultura della sicurezza e controlli sui luoghi di
lavoro”. Paolo Capone, Segretario generale dell’Ugl, ha voluto esprimere tutta la vicinanza del sindacato alla famiglia di Davide Di Gioia, il 24enne di Capurso deceduto ieri dopo un volo di 15 metri mentre si trovava sul posto di lavoro, assunto con un contratto di apprendistato dalle industrie Fracchiolla di Adelfia.

“Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nel 2018 – ha aggiunto Capone – sono state 1133, 104 casi in più rispetto al 2017. Per questo, chiediamo
che all’interno delle aziende ci sia più formazione per i nostri operai, soprattutto in quei luoghi dove il rischio di incidenti è alto”.

Dello stesso tenore il pensiero di Saverio Gramegna, segretario provinciale della Fiom Cgil:”Ci chiediamo perché il giovane che aveva un contratto di apprendistato fosse sul tetto del capannone a svolgere mansioni che molto probabilmente nulla hanno a che vedere con l’attività propria della fabbrica e se con lui ci fosse un tutor come prevede questo tipo di contratto. Siamo di fronte ad una tragedia che è causata dalle condizioni in cui aziende di questo tipo, talvolta, operano”.

Anche Annamaria Furla, Segretario generale della Cisl, è intervenuta via Twitter sul drammatico evento: “È un fatto che indigna tutti i lavoratori italiani la carenza di misure di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro”.