Questione assenteismo, gli autisti dell’Amtab non ci stanno a passare per fannulloni e vanno al contrattacco. Come ha anticipato ai nostri microfoni il segretario provinciale della Cisas Michele Lepore, giovedì si recheranno in Procura per chiedere che venga fatta chiarezza su questa vicenda e sulla gestione dell’azienda in generale, gestione che poi genera questi disservizi.

I conti non tornano: di quei 109 autisti non in servizio il 31 dicembre, ben 60 avevano già “prenotato” le ferie come previsto dal contratto aziendale. L’Amtab ne era quindi informata già da 6 mesi. Dunque, questo il ragionamento, non ci vengano a dire che ci siamo dati latitanti, se i turni di servizio erano scoperti la colpa non è nostra, ma dell’azienda che non si è saputa organizzare. Mala gestione aziendale, altro che assenteismo. Del resto, ci dice ancora Lepore, la pianta organica non è quella che racconta l’azienda, ma al di sotto delle esigenze per quanto riguarda i contratti full-time e fa uso spropositato dello straordinario, con evidente aggravio di costi.

Altri numeri non tornano: quello che non dicono le statistiche, per esempio, è che nei giorni dell’abbondante nevicata, numerosi mezzi non hanno potuto circolare perché sprovvisti di catene, tre autobus sarebbero addirittura rimasti fermi, impossibilitati a camminare, a pochi passi da casa del primo cittadino.

Altra questione quella della ricapitalizzazione: i 10 milioni di euro stanziati dall’amministrazione comunale, stanziati in tre tranche da due milioni di euro più ulteriori 4 milioni successivamente, serviranno solo a pagare gli interessi bancari che attualmente pesano sull’azienda. Tradotto, non risolveranno proprio niente, proprio come i blitz del sindaco in azienda.