Prosegue il viaggio del Quotidiano Italiano nel labirinto della sanità barese. Nelle scorse settimane si è posto l’accento, grazie alle denunce di soccorritori e presidenti di associazioni di volontariato, su forti irregolarità nel funzionamento del servizio 118 a Bari e nella provincia. Questa volta diamo spazio alla denuncia del sindacato dei professionisti Usppi Puglia, che pone l’accento sullo smistamento dei pazienti negli ospedali baresi, giudicato altamente inefficiente.

L’allarme si concentra sia sui tempi d’attesa medi di ogni paziente prima dell’intervento medico, sia su una mancanza di posti letto considerata ormai cronica. Un primo passo per migliorare, secondo i vertici di Usppi Puglia, sarebbe l’istituzione di un migliore sistema informatico che consenta anche un monitoraggio in tempo reale dei posti letto in ogni polo sanitario. Quest’ultimo auspicio arriva, quasi per ironia della sorte, meno di un giorno dopo il temporaneo malfunzionamento del sistema informatico “Edotto”,che dovrebbe garantire una più efficiente interazione tra paziente e sanità regionale. Pubblichiamo in versione integrale e inalterata la denuncia del sindacato professionisti:

 

Negli ospedali Di Venere e San Paolo non ci sono più nemmeno le barelle per sistemare i pazienti – denuncia Nicola Brescia segretario generale dell’Usppi. Da ferragosto ad oggi c’è stato un record di ricoveri che ha mandato in tilt i due grossi ospedali baresi. I numeri degli accessi nei due pronto soccorso parlano chiaro: una media di 6 mila pazienti al mese. Trovare un posto letto libero è impossibile. Le stanze da quattro postazioni arrivano a contenere fino a dieci pazienti. Le barelle sono esaurite. Corridoi e addirittura sale d’attesa diventano l’alternativa per chi ha la sfortuna di recarsi in ospedale per un’urgenza.

All’ospedale San Paolo pneumologia, medicina, ortopedia e cardiologia sono i reparti di maggiore difficoltà. Stesso discorso per il Di Venere e Carbonara. In particolare nei reparti di neurologia e chirurgia i pazienti sono ammassati come in un carro bestiame. La situazione è peggiorata con la riduzione dei posti letto a causa delle ferie estive e della cronica carenza di personale. Per questo il sindacato Usppi Puglia torna a chiedere alla asl e alla Regione di attivare un sistema di informatizzazione per sapere quanti posti letto ci sono in ogni ospedale in tempo reale.

Sulla scorta di quanto accade in città come Bologna e Firenze, secondo il comparto Usppi medici Usppi comparto sarebbe necessario avere anche a Bari un monitoraggio costante per evitare l’intasamento dei reparti. Non è più tollerabile vedere pazienti che come biglie in un flipper vengono rimbalzati da un ospedale all’altro per posti esauriti attacca Nicola Brescia dell’Usppi Puglia oppure in barelle abbandonate nei corridoi”.

Per il sindacato è necessario istituire una mappatura online dei posti complessivi. All’ospedale Di Venere i posti letto nel 2010 erano 311, scesi a 266 nel 20111 fino ai 170 posti letto di oggi. Di questi però, è saltato il 40 per cento nel piano ferie. L’ultima indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Igiene e salute del Senato denuncia un quadro allarmante per gli ospedali del Sud nella gestione delle emergenze. I dati si basano su una serie di specifici questionari inviati alle strutture coinvolte nella gestione delle emergenze e delle urgenze a cui hanno aderito l’84 per cento delle strutture del Nord, l’81 per centro e il 54 per cento delle strutture del Sud.

Dai dati emerge una forte criticità nel soccorso di emergenza a un paziente. Il tempo medio di attesa pre – intervento medico risulta essere mediamente di 200 minuti sul territorio nazionale, con picchi di quasi 600 minuti nel sud Italia. E le ambulanze osserva la commissione “stazionano troppo in ospedale”: sono circa 152 minuti per la Puglia, in cui i pazienti sostano quasi 3 ore sulla barella dell’ambulanza – tuona ancora Nicola Brescia dell’Usppi.