Rispetto al resto d’Italia, la media pugliese si attesta ancora su percentuali piuttosto basse (intorno al 20%) come spiega Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia:  «I dati confermano come siano ancora pochi i “Comuni ricicloni” in Puglia anche a causa della proroga al 2014 dell’ecotassa. Occorre una svolta che auspichiamo avvenga con l’approvazione del piano sulla gestione dei rifiuti solidi urbani affinché si realizzino alcune priorità quali l’impiantistica, soprattutto quella per il trattamento della frazione umida e la raccolta differenziata porta a porta».

In questo quadro acquistano maggiore valore i riconoscimenti alle cinque città pugliesi. I comuni baresi di Rutigliano e Cellamare e quello tarantino di Monteparano si sono distinti nella categoria “Comuni rifiuti Free Puglia”, ossia sono riusciti a ridurre del 90% circa la quantità di rifiuti da smaltire grazie all’eccellente risultato del 65% di raccolta differenziata e riciclata, in media meno di 75 chilogrammi a testa di rifiuto secco indifferenziato in un anno. Andria ha ricevuto la menzione speciale “Emergenti nell’emergenza” in quanto risulta l’unico capoluogo pugliese ad aver avviato la raccolta porta a porta. Per Campi Salentina invece il premio “Miglior raccolta RAEE”, ossia i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Nei prossimi mesi, però, la situazione pugliese verrà di nuovo monitorata. «In autunno – anticipa Tarantini – presenteremo la 6^ edizione regionale di “Comuni Ricicloni” e faremo, come ogni anno, un focus sulla situazione impiantistica e sulle percentuali di raccolta differenziata nei 258 comuni pugliesi».

Francesco Lucatorto