Assenza illustre, nella serata di ieri, quella del direttore artistico del festival, il pianista australiano David Fung, trattenuto in Belgio come vincitore del prestigioso Queen Elisabeth International Music Competition. A Sostituirlo nelle “Variazioni su un tema di Paganini”, di Lutoslawski, Lo statunitense Henry Kramer, in una strabiliante esecuzione, tale da rendere difficile credere che tante note potessero essere prodotte con sole 10 dita.

Molto apprezzata anche la performance della pianista australiana Aura Go, nella sonata numero 32 in Do minore, di Beethoven. Una delle ultime opere del compositore tedesco, che in un guizzo di preveggenza, preannuncia l’arrivo del jazz, 80 anni prima che questa lingua venga codificata.

A chiudere la serata, “Metamorphosen” di Richard Strauss, un “settetto” d’archi, eseguito da Dennis Kim (Violino), Cordelia Paw (violino), Ettore Causa (viola),  Ana Mba Flores (viola), Simone Drescher (violoncello), Jonah Kim (violoncello) e Giovanni Rinaldi (contrabbasso).

Il concerto di sabato 8 giugno, dal titolo “Rinascita” sarà l’ultimo del ciclo “Metamorphosis”, e chiuderà l’edizione 2013 del Bimf, dando l’appuntamento al 2014.

6 giugno 2013

Pasquale Amoruso