Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, spiega come “le stesse delibere, infatti, non tengono conto dei parametri indicati nelle linee guida, con la gravissima conseguenza della ulteriore riduzione del numero delle Istituzioni Scolastiche che passano dalle attuali 702 a 689, ben 13 in meno, considerato che lo scorso anno sono state tagliate altre 196 scuole per una norma di legge statale divenuta, successivamente, incostituzionale in quanto impugnata dalla stessa Regione che, pertanto, non ha applicato la sentenza della Suprema Corte”.

“Non esprimiamo lo stesso giudizio – continua Verga – di altre sigle sindacali che assumerebbero la difesa d’ufficio, concentrando il proprio ragionamento sul numero di scuole sottodimensionate, non tenendo in debita considerazione elementi significativi quali l’aumento della media regionale di alunni per scuola, da 903 a 924, e la permanenza di scuole ingestibili con oltre 1500 alunni, con gravi conseguenze per la qualità dell’offerta formativa, facilmente intuibili dagli addetti ai lavori e dall’utenza. La Puglia, a differenza di altre regioni, sconta un prezzo molto alto per l’inerzia, da parte della stessa amministrazione regionale, rea di non aver ridotto gradualmente le scuole sotto dimensionate, ottenendo il gravissimo effetto di creare un numero rilevante di Direttori in esubero e un numero ingente di personale ATA che non troverebbe collocazione dopo anni di precariato. Questi dati sono, purtroppo, destinati a crescere in quanto i 15 CPIA, deliberati dalla Giunta Regionale e, di fatto, sottratti alla possibilità di istituire nuove autonomie scolastiche, non saranno attivati dal prossimo a.s. 2013/14. Il che, tradotto, significherebbe, la permanenza in stato di esubero di tanti Direttori, la perdita di opportunità di lavoro per il personale ATA ed un grave danno per i vincitori del concorso a Dirigente Scolastico”.

Verga conclude evidenziando la necessità di “correre quanto prima ai ripari, onde evitare la perdita di altri posti di lavoro, una vera e propria piaga in un momento delicato, dal punto di vista occupazionale, come l’attuale. Chiediamo, pertanto, un urgente intervento unilaterale ed attuativo delle linee di indirizzo da parte della Giunta Regionale, cui è demandata la responsabilità in materia, anche in assenza di proposte da parte dell’ente locale. Attualmente, infatti, esistono istituti con ben oltre 1500 alunni, quando invece le linee di indirizzo regionali dettano un tetto massimo di 1200. In queste condizioni diventa impossibile garantire la tutela dei posti di lavoro, nonché un’offerta formativa competitiva e di qualità”.

Comunicato stampa Uil Puglia