Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, ammette che “la contingenza economica del settore, peraltro da sempre strategico per il tessuto socio-economico barese e regionale, costringe gli operatori a navigare in un mare di difficoltà. Tuttavia – prosegue – sia le istituzioni che le parti sociali hanno contribuito con impegno e costante dedizione alla messa in campo risorse ingenti per garantire la continuità dell’attività di imprese leader come la Natuzzi. Questo improvviso dietrofront, che mette addirittura a rischio (almeno) ulteriori 1300 posti di lavoro, invece del reintegro dei 1500 lavoratori attualmente in cassa integrazione, potrebbe rappresentare un duro colpo di grazia per una zona che non ha ancora assorbito il colpo dell’ex Miroglio e che all’orizzonte intravede la tragedia occupazionale legata al caso-Ilva”.

Pugliese invita dunque la Natuzzi “a rivedere la propria presa di posizione con maggiore raziocinio, senza facili scorciatoie che, come al solito, finiscono per penalizzare i lavoratori, presentando piuttosto un piano industriale meno drastico e maggiormente condiviso con i sindacati e con le istituzioni locali”. 

Comunicato Ufficio Stampa UIL Puglia