Un seminario per capire come l’approccio di filiera possa aiutare le aziende  ad affermarsi sui nuovi mercati, indagare quali categorie alimentari abbiano già tratto beneficio da questo tipo di approccio e chiarire le difficoltà di coloro che non sono riusciti ad applicarlo con successo.

Rosangela Colucci Dirigente Scolastico introdurrà i lavori. e gli interventi di illustri ospiti :  Prof. Vito Nicola Savino, docente della Facoltà di Agraria dell’università degli studi di Bari e Fondazione ITS Agroalimentare su ; Istruzione Tecnuca Superiore- un nuovo canale formativo per la valorizzazione e la promozione del settore agroalimentare,  Fabio Minervini del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale dell’Università degli studi Aldo Moro che interviene sulla Tradizione e la tipicità delle filiere agro-alimentari come strumento per garantire la sicurezza degli alimenti; Michele Faccia, del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro –Forestale ed Ambientale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, su La qualità delle produzioni tipiche pugliesi; Rosa Lenoci docente dell’IPSSA “A.Perotti” di Bari su La Dieta Mediterranea nell’era della Diet Industry. Nel corso dell’incontro sono previsti anche gli interventi di Francesco Caruso Direttore provinciale della CIA di Bari e Stefano Genco Presidente del GAL Terre dei trulli

Il settore agroalimentare più in generale dimostra di continuare a crescere nonostante il contesto economico difficile, rappresentando un comparto strategico .Non dobbiamo però dimenticare che la maggior parte del substrato aziendale italiano, a fronte di un prodotto di eccellenza, anche nel settore alimentare resta costituito da un sistema polverizzato di tante piccole aziende che fanno fatica ad accedere da sole ai nuovi mercati di sbocco.

In questo senso, un approccio di filiera potrebbe favorire anche all’estero la valorizzazione delle risorse agroalimentari italiane aiutando le aziende più piccole nell’approccio ai nuovi mercati, soprattutto in un territorio come quello italiano caratterizzato da prodotti riconosciuti a livello mondiale e certificati come DOC, DOP e IGP.

Tanti i temi da affrontare nell’occasione e, ai quali si  vuol dare delle risposte chiare sul futuro delle filiere .

10 maggio 2012

Patrizia Camassa