Una semplice statua del santo di Pietralcina ha creato e continua a creare scompiglio. Risale a quattro anni fa la prima disputa. Rita Manzari, una dei condomini dello stabile di via Ciusa, ottiene il permesso di installare nel giardino condominiale la nicchia con la statua. La sua devozione deriva, dichiara la donna, dall’aver ricevuto “un miracolo per suo figlio”. Solo uno è il voto contrario espresso dai condomini per la realizzazione dell’opera, per cui si procede con la costruzione.

A distanza di quattro anni, oggi la diatriba si riaccende. Rita ha cambiato casa, quattro mesi fa, e per qualcuno non avrebbe più senso tenere la statua nel giardino, dato che la signora non abita più lì. Ma a quanto pare non tutti la pensano così. Facile supporre che chi ha proposto la rimozione della statua sia il  condomino, o meglio la condomina che si oppose alla statua. Tuttavia si tratta solo di supposizioni. Gli abitanti della palazzina dello Iacp si scaricano “amorevolmente” le colpe. Addirittura c’è chi vorrebbe incatenarsi alla statua affinchè non venga rimossa.

Chi proprio non comprende la rimozione della statua è Michele Genchi, devoto di Santa Rita, la cui statua tra l’altro è presente nel proprio giardino condominiale, in via Candura. L’uomo dichiara di essere un miracolato: in seguito a un incidente stradale è rimasto illeso in quanto avrebbe visto lungo la strada una suora col crocifisso, ossia Santa Rita.

Ovviamente anche la signora Rita ha detto la sua: “Se proprio la devono abbattere, me la porto a casa”. Oggi pomeriggio ci sarà la resa dei conti con i vigili urbani, nel frattempo fiori e piante che ornavano la nicchia di Padre Pio sono già scomparse. Che sia un miracolo?

Elena Defilippis