Nelle ultime ore sta prendendo sempre più corpo, così, l’ipotesi di un affascinante ritorno, stavolta in panchina, di un personaggio che nella sua pur breve esperienza nel capoluogo pugliese (correva l’anno 2005) ha lasciato un ricordo più che positivo nella memoria dei tifosi biancorossi: Davide Dionigi.

L’ex attaccante emiliano, che nei sei mesi in cui vestì la maglia dei Galletti si rivelò decisivo per la salvezza della squadra di Guido Carboni mettendo a segno 4 reti in 21 presenze, attualmente è alla guida del Taranto e con gli ionici “Re Davide” sta compiendo un vero e proprio miracolo sportivo.

Pur in grandi difficoltà economiche (i giocatori non ricevono gli stipendi da mesi), la squadra rossoblu si trova, infatti, al secondo posto del girone A della Prima divisione alle spalle della Ternana e può vantare la miglior difesa di tutti i campionati professionistici italiani, e una delle migliori d’Europa, con appena dieci reti al passivo.

Dionigi è legato al Taranto sino al 2016, ma la situazione economica del club del patron D’Addario, unita alla chiamata di una squadra che (ormai quasi sicuramente) disputerà il prossimo campionato di B, potrebbe favorire il suo ritorno a Bari.

Una tratta, quella Taranto-Bari, che nel lontano 1987 è stata già percorsa da un personaggio diventato un vero e proprio idolo della piazza barese, Pietro Maiellaro, e che per gli amanti delle statistiche, quindi, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza.

E una parziale conferma circa la probabile partenza dalla città dei due mari dell’ex giocatore, che in carriera ha vestito ben diciassette casacche diverse, potrebbe essere il fatto che negli ultimi giorni alla panchina rossoblu è stato accostato il nome di Benny Carbone, già tecnico di Pavia e Varese, in vista della prossima stagione.

La candidatura di Dionigi per guidare i Galletti l’anno prossimo pare, così, la più autorevole rispetto agli altri nomi fatti dai soliti beninformati nelle scorse settimane dopo le dichiarazioni di Torrente, ovvero quelli del tecnico del Trapani Giuseppe Boscaglia, di quello della Nocerina Gaetano Auteri e dell’altro ex biancorosso Carmine Gautieri, attualmente alla guida del Lanciano.

Da escludere totalmente, invece, il nome di Marco Giampaolo, fratello dell’allenatore della Primavera Federico. Benché sia reduce dagli esoneri di Cagliari, Siena, Catania e Cesena, l’allenatore nativo di Bellinzona risulta essere ancora uno dei più quotati della serie A e il suo arrivo potrebbe essere subordinato solo all’esistenza di un progetto ambizioso, che (per come stanno ora le cose in via Torrebella) risulta persino difficile immaginare.

Nicola de Mola