La risposta su chi sarà il nuovo numero uno della società di via Torrebella si avrà sicuramente la prossima settimana, quando nel corso dell’assemblea dei soci in programma lunedì e martedì si provvederà a discutere non solo della ricapitalizzazione, ma anche, appunto, della nomina del successore del dirigente livornese.

 

Da escludersi in tal senso, però, una ricandidatura di Vincenzo Matarrese, nonostante l’ex presidente continui a seguire con grande passione (pur senza mettere piede al San Nicola) le sorti della squadra allenata da Torrente. Si racconta, infatti, che la settimana scorsa in un locale delle Marche, nei pressi di uno dei suoi cantieri, abbia regalato un vero e proprio show ai presenti, mentre seguiva con grande trasporto in tv la vittoria dei Galletti sul Padova.

La corsa alla poltrona, quindi, sarebbe tra gli unici due membri della famiglia con un passato calcistico alle spalle: suo figlio Salvatore e suo fratello Antonio, con il secondo però largamente favorito.

Il primo ha dalla sua l’esperienza da amministratore delegato del club. Nulla, però, rispetto al curriculum vantato da suo zio: già presidente del Bari tra il 1977 e il 1983 (quando gli subentrò proprio Vincenzo), il popolare Tonino è stato presidente della Lega calcio tra il 1982 e il 1987 e della Figc tra il 1987 e il 1996, oltre che vicepresidente della Fifa tra il 1994 e il 2002 e della Uefa tra il 1992 e il 2002, nonché membro del comitato organizzatore dei Mondiali Italia ’90 e presidente di quello dei Giochi del Mediterraneo del  1997.

Chiaro che, se fosse realmente Antonio (di recente, comunque, costantemente presente nelle trattative legate alla cessione della società) a riprendere le redini del Bari, la cosa potrebbe significare un rinnovato impegno da parte della famiglia proprietaria del Bari da ormai 35 anni.

Un uomo con il suo passato nel mondo del calcio, infatti, difficilmente accetterebbe un incarico che gli comporti il rischio di incorrere in squalifiche in caso, per esempio, di mancato pagamento degli stipendi.

Nicola de Mola